Napoli. Ci sono tre barche sotto sequestro tipo gozzo sorrentino con la chiglia di colore blu scuro e una fascia marrone superiore.
Tra queste tre ci potrebbe essere quella responsabile della morte di Cristina Frazzica investita domenica pomeriggio nel mare di Napoli sotto Villa Rosebery mentre era in compagnia del suo amico l’avvocato napoletano Vincenzo Carmine Leone, che è riuscito a salvarsi.
Le tre barche sono state sequestrate in tre approdi diversi di Mergellina. Ora gli esperti della Capitaneria di Porto le stanno controllando per verificare se ci sono danni e soprattutto se c’è vernice di colore verde acqua marina lo stesso colore del kayak investito.
Nel caso positivo il proprietario sarà convocato in Procura per dare spiegazioni poi saranno presi eventuali provvedimenti. L’indagine della Procura, pm Toscano sotto il coordinamento dell’aggiunto Raffaello Falcone, al momento senza indagati è per omicidio colposo e omissione di soccorso.
Forse Cristina Frazzica sebbene ferita gravemente si sarebbe potuta salvare se solo chi era alla guida del natante si fosse fermato.
Perizia anche sulla canoa alla ricerca di tracce della barca killer
Intanto, sarà disposta una perizia sulla canoa per acquisire eventuali tracce lasciate dal motoscafo killer.In queste ore i parenti di Cristina sono giunti a Napoli per il riconoscimento della figlia uccisa dal pirata del mare. Erano affranti, hanno incontrato i magistrati e chiedono giustizia.
Nella trada mattinata di oggi si è tenuto un comitato per ordine pubblico e la sicurezza sotto il coordinamento del prefetto Michele di Bari. Chiara la strategia: blindare le vie del mare.
Articolo pubblicato il giorno 11 Giugno 2024 - 17:26