Migliaia di visitatori e circa 40 aziende hanno riempito la Certosa di San Lorenzo a Padula, in provincia di Salerno, per tre giorni, rendendo l’evento una pietra miliare nel panorama della liquoristica in Campania.
L’Organizzazione e il Supporto
Il festival è stato organizzato da Monaci Digitali e finanziato dal Gal Vallo di Diano. L’evento ha riunito produttori, operatori e appassionati del settore food & beverage, ponendo l’accento sulla condivisione e la crescita professionale. Angela D’Alto, presidente del Gal Vallo di Diano, ha sottolineato l’audacia della scelta di puntare su un evento ampio e trasversale, piuttosto che su piccole manifestazioni scollegate. Questo approccio ha dimostrato di essere vincente, confermando l’importanza di eventi che rappresentano al meglio il territorio e le sue eccellenze.
Workshop e Opportunità di Networking
Il Certosa Spirits Festival ha offerto molteplici opportunità di networking e formazione, tra cui workshop e masterclass. Tra questi, il laboratorio “Vallo a Bere”, curato da Orme Sharing & Research, ha visto la partecipazione attiva di bartender, operatori di settore, designer e creativi. Guidati da Vincenzo Pagliara, vincitore del titolo Bartender of the Year 2022, i partecipanti hanno esplorato la Valle delle Orchidee per poi creare una drink list che rispecchiasse il territorio.
Inclusione Sociale e Promozione
Il festival non si è limitato solo agli spirits, ma ha posto una forte enfasi sull’inclusione sociale. Tra i protagonisti vi erano i ragazzi della Bottega dei Semplici Pensieri, che si dedica alla formazione e all’inserimento lavorativo di persone con sindrome di down e deficit intellettivi. Supportati dalle associazioni Insieme Possiamo e Cooperativa Sociale Il Sentiero, hanno contribuito al “Brindisi Solidale”.
Competizioni e Riconoscimenti
Un momento clou del festival è stata la “Certosa Spirits Cup”, una competizione di mixology che ha visto la partecipazione di 12 bartender professionisti. Domenico Sorrentino di Pomezia ha trionfato, seguito da Andrea Mango e Gerardo Perrone. L’ultima giornata del festival ha visto l’assegnazione di diversi riconoscimenti, tra cui il premio per il Gal Vallo di Diano e per Edoardo Schiazza, fondatore di Amaroteca. Anche Nicola Di Novella ha ricevuto un premio per il suo impegno nella promozione delle piante endemiche del Vallo di Diano.
Premi ai Produttori
Tra i vari produttori presenti, il riconoscimento per la “Miglior storia” è andato a “Sapori & Saperi e AIAS Sezione Cetraro (CS) Onlus” con l’Amaro 30 Nodi. Per la sezione “Creatività & Design”, l’azienda “Passaré Antico Molise” si è fatta notare per il suo connubio tra distillazione e fashion design. Infine, “Cilento, i sapori della terra” ha ricevuto un riconoscimento per la sua filosofia aziendale legata alla promozione del territorio cilentano.
Conclusioni
Il Certosa Spirits Festival si è affermato come un evento di grande rilievo, capace di coniugare eccellenze territoriali, inclusione sociale e collaborazioni innovative. Un trionfo che promette di crescere ancora nelle prossime edizioni, arricchendo ulteriormente il panorama culturale e imprenditoriale della Campania.
“Abbiamo lavorato per unire le esigenze di tutte le anime di questa manifestazione: produttori, esperti, professionisti del settore e semplici appassionati. Settorializzazione, multidisciplinarità e momenti di intrattenimento popolare sono stati la chiave per creare l’habitat ideale per opportunità di business, formazione e divulgazione”, ha commentato Gianluca Vegliante, organizzatore dell’evento e rappresentante di Monaci Digitali. “I risultati ci incoraggiano a proseguire in questa direzione. Il nostro obiettivo è far crescere questo territorio e creare una comunità fatta di persone orgogliose delle proprie radici”, ha concluso Vegliante.
Articolo pubblicato il giorno 19 Giugno 2024 - 19:07