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Campi Flegrei: il 20% degli edifici è abusivo

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<em>“Lo ripetiamo, il governo non intende spendere un centesimo per le case abusive o per le seconde case. Questo è per essere assolutamente chiari ed evitare di alimentare false aspettative.”

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Così il ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci, durante una conferenza stampa in cui ha presentato il decreto Campi Flegrei.

Secondo un’analisi di Legambiente e Il Sole 24 Ore, nell’area, che ospita 85.000 persone e 16.000 edifici, il 20% delle strutture abitative è abusivo.

“Il boom di edilizia spontanea nel nostro territorio è avvenuto negli anni ’70 e ’80 e la responsabilità è condivisa dai territori, non organizzati sotto il profilo della regolamentazione urbanistica, ma anche dal piano governativo nazionale, basti pensare ai tre condoni edilizi negli ultimi 40 anni.

Il sindaco di Bacoli: “Basta polemiche serve risolvere i problemi dei cittadini”

Non comprendo a cosa servano le polemiche quando abbiamo centinaia di persone in strada che non sanno dove poter alloggiare mentre abbiamo alberghi e case vacanze pieni di turisti. A queste persone non interessa la polemica”.

Lo ha spiegato il sindaco di Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione, commentando  le parole del ministro per la Protezione civile Nello Musumeci che, presentando in conferenza stampa le misure contenute nel decreto Campi Flegrei, ha evidenziato le “gravissime responsabilità, remote e meno remote, omissive e commissive” di Regione Campania e Comuni flegrei in relazione allo sviluppo urbanistico e all’abusivismo nell’area dei Campi Flegrei.

“Invito quindi, a partire dal ministro, a evitare polemiche che non servono a nulla. Abbiamo decine di migliaia di abitanti che abitano nella zona intensiva bradisismica – aggiunge Della Ragione – e questa presenza, che sicuramente poteva essere gestita meglio nei decenni passati, oggi va gestita.

È così anche in altre aree d’Italia a forte vocazione sismica, penso a Catania ma anche altre zone dove il boom edilizio poteva e doveva essere gestito meglio. Oggi la polemica non serve, dobbiamo lavorare tutti insieme per attuare i decreti”.

“Prima di esprimere un giudizio compiuto, attendo di leggere con attenzione il nuovo Decreto sui Campi Flegrei. Delle dichiarazioni del ministro Musumeci ho apprezzato il fatto che, per la prima volta, si parli di provvedimenti organici in materia di bradisismo.

Il sindaco di Pozzuoli: “Voglio leggere con attenzione il decreto”

Mi sento orgoglioso per questo, in quanto sono stato io per primo a sottoporre al ministro uno studio sul bradisismo, evidenziando la necessità di adottare un apposito provvedimento di legge per la mitigazione e la prevenzione del rischio”.

E’ quanto dice in una nota, il sindaco di Pozzuoli, Gigi Manzoni, al termine della conferenza stampa dei ministri Musumeci e Fitto.

“Nel merito del Decreto, ma vedremo la ripartizione dei fondi assegnati a ciascun Comune, sono parzialmente soddisfatto per le risorse stanziate per gli interventi di edilizia pubblica – spiega -. Infatti, dei 442 milioni di euro, circa 200 milioni vengono imputati alla quota Fsc già spettante alla Regione Campania e già destinata ad interventi infrastrutturali nei Campi Flegrei.

In buona sostanza, si stanziano risorse sottraendole da fondi già destinati ai nostri territori. In relazione alle somme destinate all’edilizia privata, aldilà delle preannunciate appostazioni di ulteriori risorse, appare inadeguato lo stanziamento di soli 20 milioni di euro.

Se realmente si vuole perseguire l’obiettivo di una ‘convivenza vigile con il rischio bradisismico’, occorre velocizzare la fase di verifica della vulnerabilità di tutti gli edifici ricadenti nella zona rossa, consentendo un rapido adeguamento sismico di quelli strutturalmente deficitari”.

Il territorio di Pozzuoli, sottolinea Manzoni, “è da lungo tempo sottoposto al vincolo di inedificabilità totale contrastando ogni possibile nuova costruzione di civili abitazioni come, ad esempio, la proposta di realizzazione di nuovi appartamenti ad uso residenziale nell’ex Area Sofer.

Ritengo che il lavoro svolto, in considerazione del difficile momento di emergenza, non abbia registrato ritardi né vuoti di tempo”. “Nel corso dell’emergenza, che dura ormai da più di un mese, l’intera struttura organizzativa dell’Ente è stata attivata per fronteggiare le conseguenti problematiche che hanno riguardato i nostri cittadini.

Pozzuoli deve continuare a vivere e, insieme alle attività di prevenzione del rischio, occorre garantire lo sviluppo e la crescita del nostro territorio – conclude -. E’ importante sottolineare che la nomina del Commissario ha senso solo se accompagnata dalla costituzione di appositi uffici che non appesantiscano la già complessa attività amministrativa dell’Ente”.


Articolo pubblicato il giorno 24 Giugno 2024 - 19:58


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