Il grave episodio intimidatorio della notte tra il 4 e il 5 giugno a Pompei: quando una bomba carta è esplosa davanti allo studio tecnico del presidente del Consiglio comunale, Giuseppe La Marca, causando danni alla saracinesca del locale ha destato molta preoccupazione.
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L’accaduto ha spinto il prefetto di Napoli, Michele Di Bari, a convocare il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.
Alla riunione, svoltasi questa mattina in Prefettura, hanno preso parte i vertici delle forze dell’ordine.Il prefetto ha espresso la sua ferma condanna per l’atto intimidatorio e ha disposto l’intensificazione dei servizi di controllo sul territorio.
“Le forze dell’ordine stanno attuando la massima vigilanza e riservano particolare attenzione alle indagini volte all’individuazione dei responsabili”, ha affermato Di Bari. “Non ci lasceremo intimidire da questi gesti vigliacchi e continueremo a lavorare per garantire la sicurezza dei cittadini”.
Il comitato ha inoltre espresso la sua solidarietà al presidente del Consiglio comunale di Pompei e gli ha assicurato la massima collaborazione e il supporto necessario.
L’episodio ha destato grande preoccupazione nella comunità pompeiana, che si è stretta intorno al presidente del Consiglio comunale.
“Sono profondamente amareggiato da questo atto intimidatorio, ma non ho paura”, ha dichiarato il presidente. “Continuerò a svolgere il mio ruolo con impegno e dedizione, al servizio della città e dei cittadini”.
Le indagini sull’attentato sono in corso da parte della Polizia di Stato e dei Carabinieri.
Le forze dell’ordine stanno visionando le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona e stanno acquisendo le testimonianze di chi si trovava nei dintorni al momento dell’esplosione.
L’obiettivo è quello di individuare al più presto i responsabili e di assicurarli alla giustizia.
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