Avellino. Gerardo Limongiello, l’anziano coniuge che la mattina del 5 maggio 2021 uccise la propria moglie soffocandola con un cuscino nei giorni scorsi presso la Corte di Cassazione il proprio ricorso contro la condanna pronunciata dalla Corte d’Assise d’appello di Napoli nel febbraio 2024.
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La Corte partenopea accogliendo i motivi di appello del Limongiello aveva già ridotto la condanna comminata in primo grado dal Tribunale di Avellino da 21 anni a 14 anni di reclusione per omicidio volontario aggravato.
Limongiello assistito dall’avvocato Mario di Salvia del foro di Avellino ha proposto nuovo ricorso per l’ulteriore riduzione di pena mirando contenere definitivamente la pena al di sotto dei 10 anni non essendogli stata riconosciuta la provocazione ovvero l’aver agito la mattina dell’omicidio in stato d’ira.
Fatto a sua detta non adeguatamente valorizzato dalla Corte napoletana. Nei prossimi mesi l’udienza che l’anziano potrà attendere in libertà non essendo gravato da restrizioni cautelari .
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