Tutte le risorse dedicate alle auto elettriche dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (poco più di 200 milioni di euro su un totale di 710 milioni) sono state prenotate in meno di nove ore dall’apertura della piattaforma Ecobonus 2024 gestita da Invitalia.
Un successo per le auto elettriche, mentre le ibride plug-in (21-60 g/km CO2) e le ibride (61-135 g/km CO2) hanno avuto un riscontro minore. Per le prime sono stati utilizzati 7 milioni su 125,7 disponibili, per le seconde 64 milioni su oltre 276,6.
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“Con questo piano incentivi sosteniamo le famiglie nell’acquisto di un’auto ecologica rinnovando il parco auto e nel contempo stimolando la produzione nazionale”, afferma il ministro Adolfo Urso. “È un Piano Italia, per le famiglie e per il lavoro italiano”.
Un segnale positivo per il settore delle auto ecologiche, fermo in Italia a una quota tra il 3% e il 4%, un terzo rispetto alla media europea.
“L’interesse per le elettriche è dovuto sicuramente all’entità degli incentivi, ma anche a un accresciuto interesse per questo tipo di auto”, commenta Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor. “Sorprende invece la modesta quota di prenotazioni per le auto endotermiche con emissioni non superiori a 135 g/km CO2”.
Il governo ha stanziato un miliardo di euro per gli incentivi auto del 2024, ma quasi 300 milioni sono già stati utilizzati con le prenotazioni dei primi mesi dell’anno. Gli incentivi riguardano anche moto e furgoni.
L’Unrae sottolinea che non tutti i fondi sono stati resi disponibili e che è necessario un Dpcm per evitare un periodo di incertezza per il mercato. La filiera chiede che gli incentivi siano programmati anche per i prossimi anni e che da soli non basteranno per affrontare la transizione del settore. Tra le richieste c’è una radicale revisione del sistema di tassazione degli autoveicoli.
L’attesa degli incentivi ha frenato le vendite di auto in Italia. A maggio le immatricolazioni sono state 139.581, il 6,6% in meno rispetto allo stesso mese del 2023. Positivo il bilancio dei primi cinque mesi, con un +3,45%, anche se il mercato è in calo del 20,3% sullo stesso periodo del 2019.
Stellantis ha immatricolato a maggio 42.334 auto, il 13,9% in meno rispetto allo stesso mese del 2023 e la quota di mercato è scesa dal 32,9% al 30,3%. Nei primi cinque mesi dell’anno le consegne del gruppo sono state 235.383, in calo dello 0,3% sull’analogo periodo dell’anno scorso con la quota che scende dal 33,6% al 32,4%.
Secondo il Centro Studi Promotor, un concessionario su due prevede un aumento delle vendite, il 39% parla di stabilità e il 13% ha previsioni negative.
Federauto esprime perplessità sull’esaurimento dei fondi Ecobonus per le auto elettriche. “Chiediamo che le amministrazioni competenti approfondiscano questo fenomeno anomalo”, afferma il presidente Massimo Artusi.
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