Castellammare. La Corte d’Appello ha annullato la condanna a 8 anni di reclusione inflitta in primo grado ad Adolfo Greco, imprenditore accusato di estorsione nell’ambito dell’inchiesta Olimpo.
Le indagini del 2018 avevano portato all’arresto dello stesso “re del latte” e di oltre una decina di persone, tra cui boss e gregari dei clan D’Alessandro e Cesarano, che da decenni si spartiscono dal punto di vista criminale il territorio a Castellammare di Stabia.
Greco era accusato di concorso in estorsione per due episodi, ma è stato assolto per non aver commesso il fatto e perché il fatto non sussiste.
Assolti anche Michele e Raffaele Carolei, fratelli del boss Paolo Carolei (arrestato la scorsa settimana nell’ambito dell’inchiesta sull’omicidio del consigliere comunale del Pd, Gino Tommasino), accusati assieme a Greco di aver fatto pressione su un imprenditore per l’assunzione del figlio di Michele Carolei.
Umberto Cuomo, macellaio di Agerola, è stato anch’egli assolto dall’accusa di aver mediato un’estorsione a un imprenditore caseario, sempre assieme a Greco.
Confermata in secondo grado anche l’assoluzione per Attilio Di Somma, accusato di aver fatto esplodere una bomba nei pressi del supermercato Sole 365. Infine, è stato assolto per due capi d’imputazione Luigi Di Martino detto o’ profeta, boss del clan Cesarano, la cui pena è stata rideterminata a 6 anni e 6 mesi, rispetto ai 9 anni inflitti in primo grado.
Articolo pubblicato il giorno 3 Giugno 2024 - 21:44