Il tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha assolto tre titolari di un’agenzia di assicurazioni dall’accusa di sostituzione di persona.
La Procura sosteneva che Antonio Fabozzi, Salvatore De Falco e Antonio Avenia avessero compilato numerosi modelli di liquidazione spese a nome di collaboratori dell’agenzia, simulando la loro firma.
Secondo l’accusa, questi collaboratori non avevano mai prestato effettivo servizio. Il Pubblico Ministero, aveva chiesto la condanna a un anno di carcere per gli imputati.
Tuttavia, il giudice Valerio Riello ha accolto le argomentazioni dell’avvocato difensore Luca Tornatora e ha assolto gli imputati con la formula “il fatto non sussiste”.
L’indagine era stata avviata a seguito di una querela presentata da alcune delle presunte vittime. Queste persone, tutti collaboratori dell’agenzia, ufficialmente senza lavoro e beneficiarie di sostegno al reddito e altri aiuti, avevano negato di aver firmato i modelli di liquidazione.
L’inchiesta nata da una querela presentata dai collaboratori dell’agenzia
Si ipotizza che la querela sia stata presentata nel tentativo di non perdere i benefici e di evitare di dover pagare le tasse sulle somme liquidate dall’agenzia di assicurazioni. Tuttavia, nessuno dei querelanti si è costituito in giudizio come parte civile, perdendo così la possibilità di richiedere il risarcimento del danno.
Articolo pubblicato il giorno 1 Giugno 2024 - 07:24