Uno studio pubblicato sulla rivista Philosophy and Cosmology esplora la cosiddetta “ipotesi degli alieni criptoterrestri”: l’idea che esistano e siano nascosti tra noi. Tuttavia, le fonti e le premesse di questa ricerca non lasciano dubbi: la ricerca è tutt’altro che scientifica.
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Il punto di partenza è uno studio di Harvard che ipotizza l’esistenza di alieni che abitano in mezzo a noi terrestri. Questo studio è descritto come una “riflessione speculativa” piuttosto che come una conclusione scientifica.
Nella prefazione dello studio sulla rivista Philosophy and Cosmology, gli autori dichiarano: “Questo articolo è una riflessione speculativa che riflette gli interessi e le idee degli autori e non è associato al Programma Human Flourishing di Harvard.
Vorremmo anche sottolineare che riteniamo che questa ipotesi sia con ogni probabilità falsa ma crediamo comunque che meriti un’indagine scientifica”.
Nonostante questa premessa, la riflessione speculativa è stata mal interpretata come una scoperta scientifica, generando un passaparola al di fuori del mondo accademico. Tuttavia, i contorni della ricerca restano molto ambigui.
Per spiegare i fenomeni aerei non identificati (UAP, conosciuti fino a poco tempo fa come UFO), i ricercatori di Harvard propongono di seguire una terza via già esplorata in passato. Questa via non coinvolge né tecnologie extraterrestri né oggetti terrestri non identificati; piuttosto, suggerisce che si tratti di avvistamenti ultraterrestri.
In sostanza, si ipotizza che gli alieni vivano già tra noi senza essere riconosciuti. Gli studiosi suggeriscono che questi esseri ultraterrestri potrebbero viaggiare tra le dimensioni spazio-temporali o essere viaggiatori del tempo. Un’altra teoria è che questi alieni vivano nascosti, per esempio sottoterra. “Come per le altre ipotesi ultraterrestri, dobbiamo affermare subito che la consideriamo improbabile. Essenzialmente, però, non la consideriamo impossibile”, scrivono i ricercatori, stimando una probabilità di una su dieci.
Nonostante l’aura di mistero, lo studio non è stato sottoposto a “peer-review,” un processo di valutazione critica da parte di altri specialisti non coinvolti direttamente nella ricerca. Questo significa che la validità della ricerca non è stata certificata secondo le rigide norme accademiche.
La ricerca si basa su presupposti deboli, a partire dalle accuse di David Grusch, il whistleblower che ha sostenuto che il governo statunitense stia nascondendo la verità sugli alieni. Queste accuse, messe in dubbio da vari esperti, sono comunque prese per buone dai ricercatori.
Le fonti citate nello studio sollevano ulteriori dubbi. Tra queste, troviamo opere di fantascienza come “Viaggio al centro della Terra” di Jules Verne, che viene usato per ipotizzare che gli alieni si nascondano sottoterra. Inoltre, lo studio cita fonti meno credibili come episodi del podcast di Joe Rogan e video presi da YouTube, inclusi video falsi su missioni Apollo.
Gli stessi autori ammettono che la loro ricerca deve essere considerata mera speculazione. Tuttavia, fanno appello a una curiosità investigativa: “Crediamo che l’ipotesi criptoterrestre debba essere indagata attivamente piuttosto che aspettare in maniera reattiva che dati rilevanti vengano rivelati”.
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