Nella foto da sinistra Flavio Alan Yogui, Silmara Fabotti e Antonio Opera
La truffa delle false residenze di calciatori e presentatori tv di origine brasiliana è stata scoperta grazie a una denuncia del consolato italiano a Londra.
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A Capo dell’organizzazione vi erano i due brasiliani, titolari di un’agenzia di intermediazione, la 43enne Silmara Fabotti e Flavio Alan Yogui di 35 anni.
Nelle 190 pagine dell’ordinanza cautelare firmata dal gip Raffaele Coppola del Tribunale di Napoli Nord vengono ricostrutite tutti gli episodi corruttivi che hanno coinvolti i quattro dipendenti del comune di Villaricca finiti agli arresti domiciliari.
Si tratta di Alessio De Rosa e Alessandro Di Vivo rispettivamente funzionario e dipendente dell’ufficio anagrafe del comune e di Antonio Amato, agente della polizia municipale e Antonio Opera,ufficiale dello stato civile del comune.
Il traffico di false residenze è stato scoperto grazie a un’inchiesta della Polizia metropolitana di Napoli guidata dalla comandante Lucia Rea.
L’organizzazione criminale, con a capo i due brasiliani, aveva a disposizione 4 immobili a Villaricca dove venivano fittiziamente allocate le residenze.Offriva servizi a cittadini brasiliani, tra cui imprenditori, calciatori e presentatori televisivi, che desideravano ottenere la cittadinanza italiana senza i requisiti necessari.
I cittadini brasiliani pagavano l’organizzazione per ottenere la residenza a Villaricca.
I dipendenti comunali falsificavano gli atti, attestando la loro fittizia presenza nel comune.Con la residenza a Villaricca, i cittadini brasiliani potevano richiedere la cittadinanza italiana.
L’organizzazione criminale ha guadagnato ingenti somme di denaro dalla vendita di false residenze.I dipendenti comunali ricevevano tangenti in cambio della loro compiacenza.
Il tariffario era di 40 euro in più per ogni pratica falsa e prestazioni sessuali in cambio dalle donne che richiedevano gli atti falsi.
Dalle indagini è emerso che Silmara Fabotti, domiciliata presso uno dei quattro alloggi, risulta aver chiesto e poi ottenuto l’inserimento nel proprio stato di famiglia di 13 cittadini brasiliani.
Dopo pochi mesi dalla concessione della cittadinanza italiana e la conseguente
iscrizione all’AIRE, l’emigrazione in Paesi Esteri di 46 su 74 concessionari di
cittadinanza. Gli interessati emigrano in altri Paesi con la seguente distribuzione: n.
1 Australia, n. 16 Brasile, n. 15 Gran Bretagna, n. 3 USA, n. 1 Emirati arabi, n. 3
Svizzera, n. 2 Portogallo, n. 1 Spagna, n. 4 Repubblica d’Irlanda.
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