Una decisione radicale è stata presa dagli ultras della Juventus, che hanno annunciato, attraverso un comunicato, di non tifare più durante le partite casalinghe, limitando il loro sostegno solo agli incontri in trasferta. Questo gesto di protesta è motivato da una serie di eventi recenti, tra cui la sentenza di secondo grado nel processo ‘Last Banner’, che ha visto alcune figure di spicco condannate per associazione a delinquere ed estorsione, e le misure cautelari emesse dalla Digos torinese nei confronti di sei ultras accusati di rapina.
I principali gruppi della curva sud, tra cui i Viking, Tradizione, Nab, Antichi Valori, Primo Novembre e Nord Est, hanno espresso il loro disappunto riguardo a quanto definiscono una “repressione sempre più dura” nei loro confronti. Nel comunicato, hanno affermato: “Per noi il campionato in casa finisce qui. Non ci meritate, ma noi che siamo brutti e cattivi”.
Gli ultras hanno anche criticato la stampa, accusandola di non aver cercato la verità riguardo alle indagini giudiziarie. Infine, hanno puntato il dito contro il pubblico juventino non affiliato al tifo organizzato, lamentando la mancanza di sostegno e di incoraggiamento durante le partite.
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