Manca poco più di un mese a Euro2024 e Luciano Spalletti carica la sua Italia: “Possiamo competere con le big europee come Inghilterra, Francia e Germania, ma dobbiamo lavorare ancora. Quello che abbiamo fatto finora non è sufficiente. Abbiamo qualità tecniche e umane, e questo conta.”
Per il ct azzurro, la maglia della Nazionale è qualcosa di speciale: “È la più bella e più importante del mondo, la prima pelle per un calciatore. Va indossata con orgoglio, convinzione, dignità e umanità. Nella nostra Nazionale tutti devono essere uguali, nessuno deve sentirsi più importante degli altri.
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Dobbiamo imparare dalle sconfitte passate, sono quelle che ti insegnano di più. La vittoria è bella, ma se fine a sé stessa diventa un vizio. Invece, dalla depressione di una sconfitta si può rinascere.”
Spalletti potrebbe aver trovato il centravanti giusto in Gianluca Scamacca: “Il merito è di Gasperini che lo allena, ma se in qualche modo ho dato una scossa a Scamacca con i miei rimproveri sui videogiochi, ne sono contento. Il mio fine è sempre quello di far crescere i miei giocatori.”
Per tenere unito lo spogliatoio, Spalletti ha una ricetta semplice: “Bisogna connettersi sulla stessa lunghezza d’onda. Convincerci a vicenda di essere forti, motivati e sempre sul pezzo. Lo dico sempre ai miei calciatori: davanti allo spogliatoio c’è un salvadanaio virtuale dove ognuno mette ciò che ha e può dare. Recuperare una palla persa può valere quanto un gol. Così si vince, così nascono i rapporti veri.”
Guardando al campionato italiano, la squadra che più ha colpito Spalletti è il Bologna: “A parte l’Inter che ha vinto meritatamente lo scudetto, mi è piaciuto molto il Bologna. Mi ricorda il mio Napoli. Bel gioco e un gruppo unito dove si respira amicizia e fratellanza. È così che si vince, anche.”
Inevitabile poi parlare del Napoli, la sua ex squadra: “Tre allenatori in genere non si cambiano neanche in cinque anni. Come si fa in pochi mesi ad assimilare tante cose da uomini che hanno metodi e caratteri diversi?
I giocatori, talvolta, devono essere confortati, convinti di essere forti. Basta un nulla per demotivarsi. Ragazzi giovani come Zirkzee e Kvara, per esempio, vanno coltivati, difesi e sostenuti ogni giorno.”
Spalletti è pronto per la sfida di Euro2024: “L’Italia è pronta, ma non siamo tra le favorite. Dobbiamo dare il massimo e giocare con il cuore. Se faremo questo, potremo toglierci grandi soddisfazioni.”
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