I sindacati dei metalmeccanici Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm di Caserta hanno proclamato lo sciopero generale per il prossimo 13 giugno. Lo sciopero mira a rilanciare l’economia del territorio e a difendere i posti di lavoro a rischio.
Le motivazioni dello sciopero:
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Numerose vertenze industriali aperte, con quasi duemila lavoratori coinvolti. Tra le più importanti, la Jabil di Marcianise, Softlab, Orefice, Whirlpool di Carinaro e le aziende dell’indotto Stellantis.
Rifiuto dei “progetti di reindustrializzazione fallimentari” che favoriscono il depauperamento industriale del territorio.
Necessità di strategie e azioni concrete per difendere e rilanciare le attività produttive.
Rischio di abbandono del territorio da parte di Jabil, con gravi conseguenze per il settore dell’elettronica.
Incertezza sul futuro del sito Whirlpool di Carinaro dopo il passaggio di quote alla Beko.
Riduzione della produzione di Stellantis, con ripercussioni negative sull’indotto automotive.
Le richieste dei sindacati:
Intervento del Governo e della Regione Campania per convincere Jabil a rimanere a Caserta.
Conferma della strategicità industriale di Carinaro come polo logistico dell’area Emea.
Intervento del Governo su Stellantis per favorire la produzione in Italia di un milione di autoveicoli.
Creazione di reti d’impresa che condividano conoscenze, tecnologie e risorse.
Agevolazioni fiscali alle imprese che investono in ricerca e sviluppo di produzioni ecosostenibili.
Agevolazioni per installazioni e utilizzo di fonti energetiche rinnovabili.
Politiche industriali che favoriscano la competitività del settore metalmeccanico.
Lo sciopero è un segnale forte di mobilitazione da parte dei lavoratori metalmeccanici di Caserta. È necessario un impegno concreto da parte delle istituzioni per tutelare i posti di lavoro e rilanciare l’economia del territorio.
Articolo pubblicato il giorno 22 Maggio 2024 - 19:15