Maurizio Sarri, nel corso di un evento elettorale per l’elezione del sindaco del suo paese, Matassino, in Toscana, ha espresso parole di profonda stima nei confronti di Arrigo Sacchi e raccontato un aneddoto sul suo passato, di quando sarebbe dovuto andare al Milan nel periodo che lo portò poi sulla panchina del Napoli.
“Arrigo, con cui c’è un rapporto di stima reciproca, è forse uno dei pochi che ha cambiato il Calcio.Se si dovesse scrivere la storia del Calcio nell’ultimo secolo, direi che c’è un prima Sacchi e un dopo Sacchi”, ha affermato Sarri, riflettendo sul profondo impatto che Sacchi ha avuto nel panorama calcistico mondiale.
Parlando del suo percorso, Sarri ha condiviso un aneddoto significativo riguardante la sua esperienza passata: “A me ha dato una mano il direttore generale del Milan dicendomi che ero il loro nuovo allenatore.Poi saltò tutto, ma non me ne pento”, ha raccontato.
Questo episodio, sebbene inizialmente potesse sembrare una delusione, ha portato Sarri verso un percorso inaspettato ma altrettanto gratificante.
“Quel no di Berlusconi mi ha portato a Napoli e quella squadra era più forte.Quel Napoli mi ha consentito di fare sicuramente meglio di quello che avrei fatto al Milan in quel periodo”, ha concluso Sarri, sottolineando come quel momento di svolta abbia contribuito al successo della sua carriera.
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