Il Tribunale del Riesame di Salerno ha respinto la richiesta della Procura di sospendere Enrico Coscioni dalla presidenza dell’Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali. La decisione conferma quanto già stabilito dal giudice per le indagini preliminari (gip) lo scorso marzo, contro cui la Procura aveva fatto appello.
Enrico Coscioni è accusato dalla Procura di Salerno di essere responsabile della morte di un paziente sottoposto a un intervento chirurgico di sostituzione valvolare aortica. Durante l’autopsia, infatti, è stato scoperto che un lembo di garza era stato lasciato all’interno del corpo del paziente, causandone il decesso. L’oggetto è stato rimosso durante l’esame autoptico.
A marzo, il gip aveva imposto a Coscioni un’interdizione dalla professione medica per 12 mesi, che ha comportato anche la sospensione dalla direzione del reparto di Cardiochirurgia dell’ospedale “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno, dove si era verificato l’episodio. Tuttavia, il giudice ha negato la richiesta di sospensione dalla presidenza di Agenas, una decisione ora confermata dal Riesame.
Nonostante la conferma del Riesame, resta in sospeso una possibile rimozione di Coscioni dalla presidenza di Agenas, che potrebbe essere decisa dalla Conferenza Stato-Regioni su richiesta del Ministero della Salute. Per il momento, Enrico Coscioni rimane alla guida dell’Agenas.
L’avvocato Agostino De Caro, che difende Coscioni insieme all’avvocato Gaetano Pastore, ha dichiarato che il suo assistito è attualmente sospeso solo dall’attività medica e che non ci sono misure interdittive che riguardano le sue cariche pubbliche.
Articolo pubblicato il giorno 8 Maggio 2024 - 15:01