La terza edizione del festival dello storytelling per ragazzi e bambini, “Ricomincio dalle Storie”, si terrà dal 24 al 26 maggio. Questo evento, unico nel suo genere in Campania e completamente gratuito, si svolgerà presso Villa Falanga, la Libreria La Bottega delle Parole e la biblioteca comunale “Giovanni Alagi” a San Giorgio a Cremano.
Nato come spin-off della fiera del libro di Napoli, “Ricomincio dai Libri”, che quest’anno celebra la sua decima edizione, il festival promette un programma ricco e variegato per stimolare la curiosità e la creatività dei più giovani. L’iniziativa mira ad avvicinare bambini e ragazzi al magico mondo delle storie attraverso laboratori di scrittura, atelier creativi, letture e incontri con autori di fama nazionale e internazionale, come Silvia Serreli e Claudio Gobbetti. Ospite speciale di questa edizione sarà Greg, protagonista di “Diario di una schiappa”.
Il tema di quest’anno, “Specchio Riflesso”, è stato scelto per i suoi molteplici significati intrinsechi. La direttrice artistica del festival, Viviana Hutter, spiega: “Volevamo sottolineare l’idea di gioco semplice e divertimento sano tra bambini, come i giochi di una volta. Lo specchio è una metafora profonda dei tempi che stiamo vivendo, soprattutto per i bambini e i ragazzi. Dicendo ‘Specchio riflesso!’ immaginavamo che tutto ciò che ci era stato fatto o detto tornasse per magia indietro, alla sua fonte. Era un modo per difenderci da ciò che ritenevamo ingiusto e cattivo”.
Hutter sottolinea anche la matrice psicologica dello specchio: “Non riflette soltanto la nostra immagine esterna, ma è un occhio che ci guarda dentro e ci invia messaggi spesso difficili da comprendere del tutto. Guardarsi allo specchio può essere un atto di grande coraggio, di accettazione di sé e di crescita dell’autostima. Tuttavia, per molti ragazzi e adulti, lo specchio è un nemico che mostra un’immagine non conforme alla massa. I social, con i loro filtri, trasformano il brutto anatroccolo in un cigno meraviglioso”.
Il manifesto di questa edizione raffigura un bruco che si guarda nello specchio e vede riflessa una farfalla. “Lo specchio, oltre che strumento di trasformazione, sarà per tutti i partecipanti un momento di riflessione, accettazione e consapevolezza del sé e di autodeterminazione. Abbiamo immaginato delle installazioni nel parco di Villa Falanga proprio in quest’ottica, perché uno specchio manifesta il mio vero ‘io’ e mi aiuta a capire dove lavorare per stare bene”, conclude Hutter.
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