La segreteria regionale con una propria delegazione ha fatto visita presso ICAM Lauro, constatando quanto sta avvenendo è surreale.
In sostanza, a seguito della dichiarazione di inagibilità della casa Circondariale femminile di Pozzuoli, l’amministrazione Penitenziaria regionale ha trasferito 39 detenute presso un istituto a custodia moderata per detenute madri con prole.
Vincenzo Palmieri, segreterio regionale Osapp Campania segnala: “Chiunque è capace di percepire in questo stato di fatto l’illegittimità della coesistenza nella medesima struttura e talvolta nella medesima stanza di detenute madri con prole (assoggettate al circuito Icam) e detenute provenienti dalla casa Circondariale femminile di Pozzuoli tra cui tutte con posizione giuridica definitive”.
E quindi precisa: “La scelta frettolosa dettata dall’emergenza bradisismi pregiudica tale operato dell’amministrazione Penitenziaria, ponendo in difficoltà tanto la gestione Penitenziaria da parte della Polizia Penitenziaria, tanto la convivenza tra le detenute appartenenti a circuiti diversi.
Ci lascia basiti oltremodo tale fare dell’amministrazione proprio perché nelle more della creazione degli Icam, il principio alla base del richiamato circuito per madri è quello su cui si fonda la consapevolezza degli effetti nocivi che la realtà carceraria può provocare nello sviluppo psicologico, emotivo e fisico di un bambino. Ed è proprio questo che tale commistione di circuiti sta ledendo in termini di aspettativa rieducativa e di tutela degli infanti”.
“Senza dilungarci oltre, gli icam – e quindi anche Lauro – si pongono l’obiettivo di salvaguardia degli interessi di quelle detenute considerate vulnerabili e su cui l’ambiente carcerario può avere effetti negativi, ma allo stato attuale, tale prospettiva appare sacrificata così come a sacrificarsi oltremodo sono gli Agenti Penitenziari su cui ricadono le responsabilità di un contesto iniquo che qualcun altro ha creato!
L’OSAPP chiederà per il tramite della segreteria generale un intervento incisivo si vertici del DAP affinché individui una soluzione diversa da quella attuata che valuti possibilità di una apertura di nuova sede penitenziaria che ospiti le detenute di Pozzuoli nella provincia di napoli per evitare anche problemi legati alle attività della procura e delle forze di polizia sul territorio in caso di arresti”.
Articolo pubblicato il giorno 31 Maggio 2024 - 15:04