Un operaio di 54 anni, originario di Frattamaggiore, in provincia di Napoli, è morto mentre installava pannelli solari sul tetto di un capannone.
L’incidente è avvenuto quando il solaio su cui stava lavorando si è improvvisamente sbriciolato, facendolo precipitare da un’altezza di oltre dieci metri. L’incidente sul lavoro si è verificato poco prima dell’ora di pranzo nell’area Asi di Carinaro, in provincia di Caserta.
I soccorsi sono stati tempestivi, ma purtroppo per l’operaio non c’è stato nulla da fare. La Procura di Napoli Nord ha aperto un’inchiesta sull’accaduto. Sul luogo dell’incidente è intervenuto il pubblico ministero di turno, che sta coordinando la prima fase delle indagini, affidate agli agenti del commissariato di polizia di Aversa.
Insieme agli ispettori del lavoro dell’Asl, gli investigatori stanno conducendo i primi rilievi e accertamenti tecnici per chiarire la dinamica dell’incidente e verificare eventuali responsabilità.
Un aspetto che gli inquirenti stanno approfondendo riguarda la posizione contrattuale dell’operaio. Secondo le prime informazioni, l’uomo lavorava per la Futura srl, una ditta di Orta di Atella che stava installando i pannelli solari sul tetto del capannone della DGV, un’azienda specializzata nella produzione di serramenti e infissi, con sede all’interno dell’area industriale di Carinaro.
“Questa mattina, nella zona industriale di Carinaro, nel Napoletano, un operaio di 54 anni ha perso la vita a seguito di una caduta. In base alle ricostruzioni, sarebbe precipitato per oltre 10 metri dal tetto di un capannone dove stava operando su alcuni interventi di manutenzione.
Stiamo assistendo a una strage senza fine che ogni giorno porta via troppe vite e distrugge troppe famiglie e comunità” ha commentato il Leader dell’UGL Paolo Capone.
“Crediamo che fatti simili, su cui è importante fare luce e chiarire le possibili responsabilità, ci inducano a dire -con ancor più convinzione-quanto la prevenzione dei rischi sul posto di lavoro sia centrale. Serve investire più risorse sulla formazione dei lavoratori e soprattutto sull’educazione alla sicurezza fin dal percorso scolastico.Laddove vengano riscontrate violazioni delle norme di sicurezza, le sanzioni vanno rese più severe perché la tutela dei lavoratori deve essere la priorità delle aziende e non una voce del bilancio su cui risparmiare.
Per questo motivo, l’UGL chiede anche che l’organico degli ispettori di vigilanza sia aumentato. Il lavoro deve essere un diritto e non una causa di morte”. Lo ha dichiarato il Segretario Generale dell’UGL Paolo Capone in merito all’incidente mortale sul lavoro avvenuto nel Napoletano.
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