A partire dal 28 agosto, la Rai inizierà a trasmettere alcuni canali utilizzando il nuovo standard Dvb-t2, segnando il primo passo verso un sistema trasmissivo digitale terrestre di nuova generazione. Questo cambiamento mira a migliorare la qualità delle trasmissioni e ad aumentare il numero di canali disponibili. Nei prossimi mesi, tutti i canali del digitale terrestre saranno gradualmente trasferiti a questo nuovo sistema, anche se la data del passaggio completo non è ancora stata definita.
Per i telespettatori, il primo passo sarà verificare se il proprio televisore è compatibile con il nuovo standard trasmissivo. Per farlo, basterà sintonizzarsi sul canale 558 del digitale terrestre, dove viene trasmesso Rai Sport. Se il canale è visibile, l’apparecchio è già pronto per ricevere il nuovo segnale. In caso contrario, sarà necessario acquistare un decoder o cambiare televisore.
Tuttavia, molte zone d’Italia, come le comunità montane, alcune aree costiere e le isole, affrontano ancora difficoltà nel ricevere il segnale del “vecchio” digitale terrestre. Queste aree non possono compensare il problema delle antenne obsolete con la banda larga. Per chi vive in queste zone e per chi vuole prepararsi ai futuri cambiamenti, la soluzione migliore è dotarsi di una parabola e sintonizzarsi sulla piattaforma satellitare gratuita di tivùsat.
I telespettatori che sceglieranno tivùsat non dovranno cambiare nulla e continueranno a ricevere oltre 130 canali, inclusi tutti i principali operatori italiani (Rai, Mediaset, La7), con una qualità che la televisione terrestre non può offrire, dall’alta definizione fino al 4K. Questa qualità sarà particolarmente apprezzata durante eventi come gli Europei di calcio quest’estate. L’installazione richiede solo una parabola, un decoder (o una Cam) e una smart card. Il tutto senza alcun canone mensile aggiuntivo e senza doversi preoccupare di eventuali nuovi switch off.
Articolo pubblicato il giorno 31 Maggio 2024 - 19:45