Napoli. I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Osimo, in provincia di Ancona, in collaborazione con i colleghi delle Compagnie di Napoli Centro e Napoli Bagnoli, hanno arrestato due uomini campani, un 38enne e un 45enne, con l’accusa di truffa aggravata continuata in danno di persone anziane.
Gli arrestati, già noti alle forze dell’ordine, dopo il foto segnalamento sono stati rinchiusi nella casa circondariale di Poggioreale.
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L’operazione è il risultato di un’indagine avviata a novembre 2023 dai Carabinieri di Osimo a seguito di una denuncia presentata da una donna di 83 anni. La signora era stata contattata da un falso nipote che, fingendosi un maresciallo dei Carabinieri, le aveva richiesto e ottenuto gioielli del valore di 500 euro per pagare una sanzione amministrativa per una presunta contravvenzione al codice della strada commessa dal nipote stesso.
Le indagini hanno permesso di scoprire che i due complici, tra i primi giorni di novembre 2023 e la fine di febbraio 2024, avevano messo a segno ben 40 truffe con lo stesso modus operandi, ai danni di persone anziane, prevalentemente donne che vivevano da sole.
Le truffe, 37 consumate e 3 tentate, sono state realizzate nelle province di Ancona, Pescara, Foggia e Barletta-Andria-Trani. In particolare, 17 sono state commesse nella provincia di Ancona.
Solo in provincia di Ancona portate a termine ben 17 truffe
Il meccanismo era sempre lo stesso: un complice, con base a Napoli, contattava le vittime su un telefono fisso e, spacciandosi per un maresciallo dei Carabinieri, un finanziere o un impiegato postale, le convinceva a consegnare a un collega soldi o gioielli per fantomatiche pratiche burocratiche, spese legali o risarcimenti per incidenti stradali mai avvenuti subiti da loro parenti.
Gli arrestati si recavano poi a casa delle vittime per prelevare le somme di denaro o i gioielli, fino al valore concordato al telefono dal complice. Uno dei due faceva da autista e palo, mentre l’altro si occupava della riscossione e poi si dileguava.primo
Ancora in corso le indagini per identificare i complici che si occupavano delle telefonate. L’importo totale delle somme sottratte si aggira intorno ai 200mila euro e non è coperto da assicurazione.
Per gli spostamenti dalla Campania venivano utilizzati veicoli sempre diversi, noleggiati e prevalentemente di grossa cilindrata.
Le accuse contestate ai due arrestati sono di truffa aggravata continuata e associazione per delinquere.
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Articolo pubblicato il giorno 22 Maggio 2024 - 20:04