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Napoli

‘Il Sacro Telo: la sindone’, a San Lorenzo la mostra sulla passione di Cristo

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Un successo l’apertura della mostra “Il Sacro Telo, la Sindone”, svoltasi presso il suggestivo teatro del complesso monumentale di San Lorenzo Maggiore, con un pubblico folto e appassionato, composto sia da cittadini che da illustri personalità.

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Sono intervenuti all’inaugurazione portando i saluti del Sindaco e dell’Amministrazione Comunale di Napoli: la Vicesindaca Laura Lieto, ed il Consigliere Luigi Carbone.

Situato nel cuore del Centro Storico, in via dei Tribunali, questo complesso ha ospitato con grande eleganza un evento destinato a diventare un appuntamento imperdibile per la cittadinanza napoletana, profondamente connessa ai significati della fede, e per tutti coloro che sono interessati a questo inestimabile patrimonio culturale a livello globale.

La mostra, patrocinata da complesso San Lorenzo Maggiore, La Neapolis Sotterranea, la Fondazione Banco di Napoli, l’Ordine dei Frati Minori Conventuali di Napoli e il CISS (Centro Internazionale di Studi sulla Sindone), è il risultato della collaborazione di menti eccelse. Tra queste, Walter Memmolo, membro del CISS, ha curato i testi e i contenuti espositivi. L’evento ha un respiro internazionale e Napoli rappresenta solo la prima di molte tappe di questo ambizioso progetto.

La sinergia tra l’imprenditore Claudio Mele, project manager dell’evento, e l’art director Francesco Scianni ha dato vita a una rappresentazione che unisce arte, religione e tecnologia per raccontare la “Passione, Morte e Mistero della Resurrezione”. Questo obiettivo è stato raggiunto grazie a una programmazione accurata e meticolosa.

Guida alla mostra: il percorso e le opere

Il percorso guidato della mostra, della durata di 30 minuti, offre una sequenza di emozioni e stimoli, trasportando immediatamente il visitatore nel cuore degli eventi. Un contributo significativo alla narrazione della mostra proviene da Giuseppe d’Arimatea, figura centrale poiché testimone della morte e resurrezione di Gesù, oltre che proprietario del telo sacro e del sepolcro. Con l’aiuto di due avatar, all’inizio e alla fine del percorso, Giuseppe d’Arimatea ricostruisce gli eventi della crocifissione e resurrezione di Gesù, arricchendo la narrazione con dettagli informativi fondamentali.

Nel corso del percorso, i visitatori possono ammirare straordinarie opere d’arte che conferiscono alla mostra un senso di unicità. Tra i principali contributori artistici ci sono Domenico Sepe con “Il Cristo Rivelato”, Cristian Rizzuti con l’innovativa opera di luci “Ecce Homo” e Aniello Scotto con la sua “Passo Hominis”. Le loro opere rappresentano efficacemente il messaggio che la mostra intende trasmettere.

Come suggerisce il titolo della mostra, il Sacro Telo è uno dei protagonisti principali. I visitatori avranno l’opportunità di ammirare una copia della Sindone originale, conservata nel museo tematico di Torino, per scoprirne i dettagli e apprezzarne l’importanza.

L’incontro con i protagonisti

Gli obiettivi e le ambizioni della mostra, che sarà visitabile fino al 31 dicembre 2024, dalle 9:30 alle 17:30 tutti i giorni, sono stati chiaramente illustrati durante un incontro con il pubblico. Oltre a Claudio Mele e Francesco Scianni, l’evento ha visto la partecipazione del presidente della Fondazione E-Novation, Massimo Lucidi, in qualità di moderatore. È intervenuto anche il Delegato Arcivescovile per il Settore Cultura, Mario Di Costanzo, portando i saluti dell’Arcivescovo Mons. Domenico Battaglia, che ha definito la mostra un evento di eccezionale valore spirituale e culturale.

Apprezzato anche l’intervento del Professor Paolo Di Lazzaro, uno dei massimi esperti della Sindone, che ha spiegato come la scienza abbia tentato di dare una spiegazione al fenomeno nel corso degli anni.

Sono stati giustamente sottolineati la bellezza e l’importanza di una mostra che, nella sua preziosa unicità, ha già conquistato il cuore di Napoli e dei napoletani, proponendosi di fare lo stesso non solo in Italia ma in tutto il mondo.


Articolo pubblicato il giorno 28 Maggio 2024 - 18:37 / di Cronache della Campania


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