La Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, da Caivano ha dichiarato: “Qui lo Stato e le istituzioni hanno agito come dovrebbero sempre fare: hanno riconosciuto un problema, proposto una soluzione, fatto un annuncio che non è rimasto inascoltato, ma si è concretizzato in un fatto visibile e tangibile per i cittadini. Questo accende una speranza in territori dove spesso sembrava non essercene”.
Meloni ha inaugurato il nuovo centro polivalente dedicato a Pino Daniele aggiungendo: “Siamo partiti da un orrore e dal fallimento delle istituzioni, che qui non sono riuscite a proteggere i più deboli e i più piccoli”. La Premier ha proseguito affermando: “La nazione ha tollerato per troppo tempo le zone franche, ma lo Stato non può permetterselo. Siamo venuti qui dicendo che la tolleranza delle zone franche non poteva continuare”.
Sandro Ruotolo della segreteria del Partito Democratico ha criticato la scelta di Meloni di fare campagna elettorale a Caivano nel giorno in cui il Presidente della Repubblica era a Brescia per commemorare le vittime della strage fascista del 28 maggio 1974. Ruotolo ha dichiarato: “L’inaugurazione del Centro sportivo non nasconde il fallimento del Decreto Caivano, che finora ha portato all’arresto di trenta minori al mese, ragazzi che avrebbero avuto bisogno di opportunità diverse e non solo del carcere fine a se stesso”.
Ha aggiunto che, per invertire davvero la rotta a Caivano e in altre zone del Sud, il Governo Meloni deve combattere la povertà educativa e culturale, incentivare le famiglie a mandare i figli a scuola, assumere assistenti sociali e non risolvere tutto con il carcere. Ha ricordato infine che, nonostante i fondi del PNRR, a Caivano i posti disponibili negli asili nido coprono solo il 2% della popolazione 0-2 anni, una percentuale misera rispetto a città come Saronno e Sassuolo dove si supera rispettivamente il 40% e il 30%.
Articolo pubblicato il giorno 28 Maggio 2024 - 15:23 / di Cronache della Campania