In una recente intervista rilasciata a ‘la Repubblica’, il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha espresso serie preoccupazioni riguardo le nuove normative che riguardano il mondo del calcio, temendo che possano provocare una “figuraccia mondiale”. Secondo Malagò, l’iter con cui la proposta è stata comunicata evidenzia una mancanza di rispetto formale che mette in dubbio l’autonomia dello sport.
Malagò ha rivelato che il Coni ha avuto accesso al documento solo dopo che era stato diffuso su ‘la Repubblica’ e altre agenzie di stampa, e solo tramite la Figc, che a sua volta lo aveva ricevuto dal ministro poco tempo prima. “Mi sarei aspettato quantomeno che fosse inviata anche a noi”, ha lamentato il presidente, evidenziando un deficit nel rispetto delle forme procedurali.
L’intervista ha toccato anche i potenziali effetti di questa normativa sulle relazioni con le autorità calcistiche internazionali, come l’Uefa e la Fifa. Malagò ha espresso dubbi sulla possibilità che queste entità possano accettare tranquillamente quello che percepisce come un’intromissione politica nell’autonomia del calcio italiano. “Prima di prendere qualsiasi posizione a livello normativo, questo va verificato”, ha affermato, sottolineando il rischio di ripetere errori passati in cui il governo italiano è stato costretto a ritrattare posizioni precedentemente sostenute.
Il presidente del Coni ha inoltre criticato il motivo alla base della normativa, che a suo dire non mira a migliorare la situazione, ma a cambiare le regole del gioco. Ha messo in luce le possibili “rettifiche” alla legge, il cui impatto e significato restano incerti e aperti a interpretazioni.
Articolo pubblicato il giorno 6 Maggio 2024 - 10:23