Nelle ultime ore, il nostro pianeta è stato colpito da una potente tempesta solare. La tempesta geomagnetica è stata classificata con un indice di 4 su 5 dalla National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) degli Stati Uniti. È la prima volta dal 2005 che si verifica una tempesta di tale intensità. Si prevede che il culmine dell’attività geomagnetica possa verificarsi proprio oggi.
La NOAA ha dato inizio, in collaborazione con gli operatori satellitari e di rete, alle operazioni per mitigare eventuali interruzioni di energia causate dalla tempesta solare. Tuttavia, non è previsto che gli individui debbano adottare precauzioni extra, ha precisato Shawn Dahl, responsabile del servizio per lo Space Weather Piction Center della NOAA durante una conferenza stampa.
Il Fenomeno dell’Aurora Boreale
Questa tempesta solare potrebbe anche creare l’opportunità di osservare l’aurora boreale, con probabilità più alte negli Stati Uniti settentrionali, in Canada e nel nord Europa, ed anche in Italia. In condizioni di forte intensità, è possibile che si verifichino avvistamenti di aurore visibili a occhio nudo fino a raggiungere il sud dell’Alabama e il nord della California, come riporta il Space Weather Prediction Center della NOAA.
“Se vi trovate in una zona buia, con un cielo libero da nuvole e con un livello di inquinamento luminoso basso, potreste godere di uno spettacolo di aurore davvero straordinario”, ha dichiarato Rob Steenburgh, scienziato spaziale presso lo Space Weather Prediction Center della NOAA.
Tuttavia, bisogna precisare che le previsioni sulle tempeste geomagnetiche e sull’aurora boreale possono essere imprecise a causa dei possibili cambiamenti di tempi e allineamenti dei campi magnetici terrestri.
Le Possibili Ripercussioni
Le potenti tempeste geomagnetiche possono avere effetti sulle reti energetiche, sulle comunicazioni Gps e sui satelliti geostazionari. La tempesta non dovrebbe influire direttamente su dispositivi mobili o carte di credito, ma possibili interruzioni di energia potrebbero avere effetti secondari.
Articolo pubblicato il giorno 11 Maggio 2024 - 12:36