Gianni Fabbris, portavoce del coordinamento unitario degli allevatori bufalini, è stato dimesso dall’ospedale di Aversa , dove era stato ricoverato a causa di un malore avvertito oggi. È tornato al presidio di Casal di Principe, al Centro don Milani, per continuare lo sciopero della fame in corso da 19 giorni.
Inizialmente, insieme a Fabbris, avevano avviato lo sciopero della fame davanti al Ministero della Salute a Roma anche Sebastiano Lombardo, allevatore siciliano e coordinatore della Rete Interregionale Salviamo l’Allevamento di territorio, che ha partecipato per la prima settimana, e Adriano Noviello, presidente dell’Associazione di Tutela Allevamento Bufala Mediterranea, allevatore casertano in sciopero della fame fino alla scorsa domenica.
Fabbris ha annunciato che domani tornerà a Roma per continuare la protesta davanti al Ministero dell’Agricoltura. “Sarà il ventesimo giorno del mio sciopero della fame”, dice, “e continuerò a chiedere ai ministri Lollobrigida e Schillaci risposte non più rinviabili”.
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