em>“Una voce va a tutte quelle persone che vengono trattate in modo diverso per il luogo di provenienza o il colore della pelle, una voce per tutti quelli che si aggrappano al lavoro senza sicurezza, una voce va alle donne che sono troppe a subire. Siamo tutti uguali sotto lo stesso cielo. Viva la mia città, Napoli, che mi fa da madre e da padre”.
Lo ha detto Geolier, parlando delle disuguaglianze, alla fine della sua esibizione sul palco del Primo Maggio a Roma.
Nonostante la pioggia battente e il vento forte, il Concertone del Primo Maggio 2024 si è svolto al Circo Massimo di Roma, regalando emozioni e musica a migliaia di persone.
Il maltempo ha causato alcuni problemi tecnici, pause e cambi di scaletta, ma non ha piegato lo spirito del festival. I Bloom, previsti in apertura, non sono riusciti ad esibirsi a causa di problemi tecnici, così come i Cor Veleno hanno dovuto interrompere la loro performance.
Ermal Meta ha intrattenuto il pubblico con un’emozionante versione di “Hallelujah” di Leonard Cohen solo con la chitarra acustica, mentre la pioggia continuava a cadere. Un momento di grande intensità che ha scaldato i cuori dei presenti.
Fortunatamente, il sole ha fatto capolino proprio durante l’esibizione dei Bloom, che sono finalmente saliti sul palco insieme a Giusy Ferreri e Cor Veleno.
La platea, composta da migliaia di giovani muniti di ombrelli e impermeabili, ha sfidato il meteo e il terreno in parte allagato per assistere alle esibizioni dei loro artisti preferiti.
Tra i momenti più toccanti, il monologo di Elisa sul tema della transessualità: “Sono cresciuta in una società che non mi ha detto che potevo essere trans e poi mi ha fatto sentire sbagliata. Noi siamo stati bambini trans che non hanno avuto gli strumenti per comprendersi”. Parole forti che hanno commosso il pubblico e acceso i riflettori su un tema ancora troppo spesso marginalizzato.
La musica è stata accompagnata da numerosi appelli per la pace, come quello di Giuliano Sangiorgi dei Negramaro: “Ricominciamo tutto con la pace. Anche nella notte più buia c’è una luce che brilla”. Un messaggio di speranza che ha risuonato forte tra i presenti.
Anche La Rappresentante di Lista ha lanciato un appello contro la guerra: “Per tutte le sorelle a cui hanno tolto le ali. No alla guerra perché è una vergogna per l’umanità”. Un messaggio condiviso da tanti altri artisti, tra cui Achille Lauro che ha letto alcuni articoli della Carta Europea sui Diritti dell’Uomo e Leo Gassmann che si è esibito a torso nudo avvolto nella bandiera multicolore con la scritta “pace”.
Non solo musica e messaggi di pace, ma anche riflessioni su altri temi importanti. BigMama ha invitato a “credere nei propri sogni”, mentre Noemi ha sensibilizzato il pubblico sul tema della violenza sulle donne.
In serata, con il miglioramento delle condizioni meteo, la piazza si è riempita ancora di più, accogliendo artisti attesissimi come Ultimo, Geolier, Tananai e Mahmood.
Un Concertone del Primo Maggio ricco di musica, emozioni e messaggi di grande valore, che ha saputo unire e commuovere il pubblico nonostante le difficoltà create dal maltempo. Un’edizione da ricordare, che ha dimostrato ancora una volta la forza della musica e la sua capacità di unire le persone.
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