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Assalto al furgone che trasportava il narcos: 3 agenti penitenziari uccisi e il boss in fuga

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Tre agenti della polizia penitenziaria francese sono stati uccisi questa mattina in un attacco al loro furgone al casello autostradale di Incarville, tra Rouen ed Evreux, in Normandia, nel nord del Paese.

Il furgone trasportava un detenuto al momento dell’attacco. Secondo fonti della polizia, “i tre agenti sono stati uccisi dal fuoco di fucili a pompa” nell’attacco condotto da “un’auto-ariete”.

Il detenuto è riuscito a evadere ed è attualmente in fuga con i suoi complici che lo hanno liberato. Le forze speciali della GIGN sono sulle loro tracce. Secondo una fonte di Le Parisien, l’evaso sarebbe un uomo condannato per tentato omicidio.

L’attacco è avvenuto intorno alle 11 di stamattina lungo l’autostrada A154. Secondo quanto riporta Le Parisien, 2 degli agenti feriti sono in pericolo di vita. Il detenuto era stato interrogato stamattina dal giudice istruttore di Rouen con l’accusa di tentato omicidio e il furgone è stato attaccato durante il viaggio di ritorno verso il carcere di Évreux.

Il ministro dell’Interno, Gérald Darmanin, ha espresso le sue “sincere e rattristate condoglianze alle famiglie in lutto e al personale del ministero della Giustizia”, assicurando che “tutti i mezzi sono impiegati per trovare questi criminali” in fuga.

Il detenuto in fuga è Mohamed Amra detto ‘la mosca’

Il detenuto in fuga dopo l’assalto al furgone della polizia penitenziaria nel dipartimento dell’Eure, in Normandia, è Mohamed Amr, soprannominato ‘La Mosca’. È quanto riporta Le Parisien.

L’uomo, classe 1994, ha 30 anni ed era detenuto nel carcere di Évreux, è classificato come ‘detenuto particolarmente noto’ (DPS), ovvero quei detenuti che appartengono alla criminalità organizzata locale o interregionale, nazionale o internazionale, o sono legati a movimenti terroristici, o quelli la cui evasione potrebbe avere un impatto significativo sull’ordine pubblico, o coloro che sono esposti a gravi violenze avendo commesso uno o più omicidi, stupri, atti di tortura e barbarie in un carcere.


Articolo pubblicato il giorno 14 Maggio 2024 - 16:02

Rosaria Federico

Pubblicato da
Rosaria Federico

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