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Napoli sommersa da un mare di fedeli per il miracolo di San Gennaro. Monsignor Battaglia: “Basta sangue innocente”

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Un fiume di persone ha invaso le strade del centro storico di Napoli per assistere al prodigio mensile del “miracolo di Maggio” di San Gennaro. Al termine della solenne celebrazione nella Basilica di Santa Chiara, l’ampolla contenente il sangue del Santo Martire è tornata nel Duomo, dove sarà custodita nella teca della Cappella del Tesoro.

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La partecipazione al “miracolo di Maggio” è stata davvero straordinaria, sia lungo il percorso della processione che all’interno della Basilica di Santa Chiara. Fedeli provenienti da tutta la Campania e turisti incuriositi da ogni angolo del mondo si sono riversati nelle strade per rendere omaggio al Santo Patrono di Napoli.

Tra la folla, un’attenzione particolare è stata rivolta dai turisti stranieri, affascinati da questa tradizione unica e sentitissima dalla cittadinanza napoletana. Molti di loro hanno immortalato con foto e video il passaggio del corteo religioso, condividendo sui social l’emozione di aver assistito a un evento così speciale.

Durante la processione, da alcuni balconi sono stati lanciati petali di fiori al passaggio dei busti argentei di San Gennaro e dei Santi compatroni. La folta folla assiepata lungo il percorso e nel cortile di Santa Chiara ha accolto il corteo con applausi scroscianti, sottolineando la profonda devozione che lega la città al suo Santo Patrono.

La preghiera di monsignor Battaglia

Nell’omelia pronunciata durante la celebrazione, l’Arcivescovo di Napoli, monsignor Domenico Battaglia, ha rivolto a San Gennaro una toccante preghiera per la pace nel mondo. “Prega con noi e aiutaci a pregare senza mai stancarci affinché in questa tua città mai più scorra sangue innocente, affinché la nostra Europa, la Terra Santa, e in tutto il mondo cessino i conflitti fratricidi, le azioni di guerra, le operazioni terroristiche, e il sole della pace, quello che ti ha spinto a donare la vita e che ora contempli in eterno, dirami ogni nuvola di violenza, asciughi ogni lacrima di dolore, disarmi con il perdono ogni desiderio di vendetta”.

Un messaggio di speranza

Concludendo la sua omelia, monsignor Battaglia ha invitato i fedeli a riflettere sulla testimonianza di San Gennaro: “Che la testimonianza del tuo sangue ci raggiunga nelle prigioni delle nostre menti rassegnate e dei nostri cuori induriti e ridesti l’animo di tutti alla certezza che l’amore vince sempre e che saranno le parole del bene, della bellezza, della bontà a scrivere il finale della storia”.

Un evento che unisce fede e tradizione

Il “miracolo di Maggio” di San Gennaro rappresenta un evento di grande importanza per la città di Napoli, un momento di profonda devozione e di sincera partecipazione popolare. La processione, con i suoi riti solenni e la sua atmosfera di raccoglimento, è un’occasione per rinnovare la fede e per celebrare la tradizione che da secoli lega i napoletani al loro Santo Patrono.


Articolo pubblicato il giorno 4 Maggio 2024 - 20:30


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