Il fatto che Pietro Fiocchi, europarlamentare di Fratelli d’Italia, ha scelto di apparire nei manifesti elettorali con un fucile tra le mani, è una scena notevole. Ancora più sorprendente è che il fucile sia rivolto verso l’osservatore del manifesto.
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Probabilmente Fiocchi ha pensato che fosse una strategia ingegnosa: potrebbe attrarre un numero significativo di elettori appassionati di caccia, forse garantendo un altro mandato a Strasburgo.
Inoltre, proveniente da una famiglia leader nella produzione di cartucce di piccolo calibro, questo potrebbe essere interpretato come un tentativo di normalizzare l’uso delle armi. Vediamo quindi Fiocchi nei cartelloni attorno alla provincia di Varese, pronto a sparare con il fucile.
Non è la prima volta che vediamo una figura politica italiana con un fucile nelle mani. Ad esempio, l’attuale assessore lombardo al Turismo, Barbara Mazzali, e il consigliere-cacciatore Carlo Bravo, appaiono spesso in foto con armi da fuoco. E non dimentichiamo Matteo Salvini, che è stato fotografato più volte mentre brandiva un fucile alla fiera di Verona.
Deve essere detto che Fiocchi ha sempre avuto una comunicazione politica coerente. Prima del Natale, per esempio, ha distribuito manifesti che lo ritraevano con una cassetta di munizioni colorate sulla schiena. Ma questo ha suscitato controversie quando, due mesi dopo, l’Unione Europea ha aperto un procedimento d’infrazione contro l’Italia per l’uso di piombo nelle munizioni dei cacciatori in alcune aree protette.
Si sospetta che Fiocchi, ex presidente e membro del consiglio d’amministrazione di Fiocchi of America Inc., non sia particolarmente preoccupato da tutto ciò. Infatti, a settembre, durante una diretta su un portale popolare tra i cacciatori, ha esortato esplicitamente a ignorare il divieto.
Per Angelo Bonelli, co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, i manifesti elettorali di Fiocchi dimostrano che dietro Giorgia Meloni e il suo partito ci sono figure che provocano vergogna e disgusto. Secondo Bonelli, queste figure utilizzano immagini di violenza straordinaria per scopi propagandistici, dimostrando un evidente disprezzo per gli animali e la natura.
Inoltre, l’immagine del fucile puntato al pubblico nelle mani di Fiocchi non rappresenta solo un attacco verso gli animali, ma anche un gesto aggressivo verso tutti. Bonelli ha severamente criticato l’assenza di commenti da parte di Meloni su questa questione, definendola inaccettabile.
Bonelli insiste sul fatto che queste azioni devono essere respinte fortemente nelle urne e suggerisce l’eliminazione della caccia sportiva, così come la creazione di leggi più forti per la protezione della natura.
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