Delitto Giulia Tramontano: l’udienza di oggi del processo a carico di Alessandro Impagnatiello, accusato dell’omicidio della compagna Giulia Tramontano e del loro figlio Thiago, ha portato alla luce nuovi elementi che sembrerebbero avvalorare la tesi della premeditazione.
L’avvocato Giovanni Cacciapuoti, legale della famiglia Tramontano, ha sottolineato l’assenza di tracce ematiche sul tappeto e sul divano dell’appartamento dove avvenne il delitto. “Questo”, ha affermato, “fa presupporre che tali oggetti siano stati coperti prima dell’omicidio, segno di un piano premeditato e non di un atto impulsivo”.
Un dolore immenso per la famiglia
Il mese di maggio è particolarmente doloroso per la famiglia Tramontano, in quanto coincide con il compleanno di Giulia, che avrebbe compiuto 30 anni. Per questo motivo, è stata organizzata una cerimonia religiosa nel loro paese d’origine per ricordarla.
“Inoltre”, ha proseguito l’avvocato Cacciapuoti, “il destino ha voluto che l’udienza in cui verrà esaminato l’imputato si svolga proprio a un anno esatto dal duplice omicidio”.
La famiglia ha inoltre richiesto di poter entrare nell’appartamento dove avvenne il delitto per recuperare gli oggetti personali di Giulia e del piccolo Thiago, tra cui il corredino donato alla futura mamma prima della sua tragica scomparsa.
La ricerca della verità e della giustizia
Il processo a Impagnatiello prosegue con l’obiettivo di fare luce sulla dinamica dei fatti e accertare le responsabilità. La famiglia Tramontano è fermamente determinata a ottenere giustizia per Giulia e Thiago.
Le speranze della famiglia
“Confidiamo che la Corte possa valutare attentamente tutte le prove e che venga fatta giustizia per Giulia e Thiago”, ha concluso l’avvocato Cacciapuoti. “La famiglia è fiduciosa che la verità emergerà e che l’imputato sia condannato per il grave delitto che ha commesso”.
Articolo pubblicato il giorno 23 Maggio 2024 - 14:32 / di Cronache della Campania