Cronaca Caserta

Caserta: 80enne torna in carcere. La denuncia del sindacato di Polizia Penitenziaria: “Una follia”

Condivid

Far tornare in carcere un ottantenne in un contesto di sovraffollamento e emergenza carceraria è “pura follia”. Lo afferma Aldo Di Giacomo, segretario generale del Sindacato di Polizia Penitenziaria (S.PP.). Di Giacomo critica il provvedimento dell’Ufficio Esecuzione Penale della Corte di Appello di Napoli che ha revocato la detenzione domiciliare a un ottantenne, ripristinando la detenzione per l’espiazione di un cumulo di pene di 8 anni e 4 mesi di reclusione, di cui 4 anni e 10 mesi ancora da scontare, per reati di droga e bancarotta fraudolenta.

Secondo Di Giacomo, mantenere agli arresti domiciliari il detenuto avrebbe comunque garantito l’espiazione della pena senza aggravare ulteriormente le condizioni carcerarie. Purtroppo, questo non è un caso isolato. Al 2023, infatti, nelle carceri italiane ci sono 1.208 detenuti over 70 (di cui 38 donne) e 4.835 detenuti tra i 60 e i 69 anni.

La presenza di detenuti anziani solleva enormi problemi di assistenza sanitaria e cura, con circa l’80% degli over 70 affetti da problemi di salute, in un contesto di carenza cronica di medici e personale sanitario. Le malattie più frequenti tra i detenuti sono quelle infettive (48%), seguite da disturbi psichiatrici (32%), malattie osteoarticolari (17%), cardiovascolari (16%), problemi metabolici (11%) e dermatologici (10%).

Inoltre, il 40,3% dei detenuti assume sedativi e ipnotici, mentre il 20% fa uso di stabilizzanti dell’umore, benché solo il 9,3% della popolazione carceraria abbia diagnosi psichiatriche gravi. Un altro dato preoccupante riguarda la tossicodipendenza: un detenuto su tre ha una qualche dipendenza da sostanze stupefacenti.

Di Giacomo sottolinea che questa situazione dovrebbe orientare i magistrati a evitare di aggravare ulteriormente le condizioni carcerarie, soprattutto considerando che i detenuti anziani, a eccezione dei capi clan e uomini di spicco della criminalità organizzata, vivono la detenzione in condizioni di maggiore difficoltà. Questo scenario aggrava anche il lavoro del personale penitenziario, che spesso deve assumere il ruolo di “badante” per i detenuti più anziani.


Articolo pubblicato il giorno 20 Maggio 2024 - 10:17

Gustavo Gentile

Esperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E' stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana.

Pubblicato da
Gustavo Gentile

Ultime Notizie

Ritrovata la neonata rapita, era nell’auto di una coppia

La neonata di solo un giorno, sequestrata dalla clinica Sacro Cuore di Cosenza, è stata… Leggi tutto

21 Gennaio 2025 - 22:04

Scandalo sull’isola d’Ischia: prete indagato per abusi su minore

Un'inchiesta della Procura di Napoli ha scosso la comunità ischitana: un sacerdote locale è finito… Leggi tutto

21 Gennaio 2025 - 21:58

Neonata rapita dalla clinica: nel video si vede una donna portarla via

Una neonata di un giorno è stata rapita a Cosenza: la neonata è stata prelevata… Leggi tutto

21 Gennaio 2025 - 21:41

Esplosione per una fuga di gas a Catania, crolla una palazzina

Un'esplosione causata da una fuga di gas si è verificata in via Galermo, a Catania.… Leggi tutto

21 Gennaio 2025 - 21:26

Superenalotto, realizzato un 5+1 da oltre 556mila euro. Tutte le quote

Nessun "6" al concorso odierno del Superenalotto mentre è stato realizzato un "5+1" da oltre… Leggi tutto

21 Gennaio 2025 - 21:17

Nel mondo ci sono 3,5 miliardi di poveri

Nel 2024, la ricchezza dei miliardari è aumentata di 2.000 miliardi di dollari in termini… Leggi tutto

21 Gennaio 2025 - 20:48