Un centro per donne vittime di violenza sorgerà a Casal di Principe, all’interno di un bene confiscato al clan Setola. La struttura, intitolata a Domenico Noviello, medaglia d’oro al valor civile ucciso dalla camorra per aver denunciato il pizzo, rappresenta un simbolo di riscatto e legalità per la città.
L’immobile che ospiterà “Casa Domenico Noviello” era di proprietà di Giuseppe Setola, uno dei più efferati boss del clan dei Casalesi, responsabile della stagione del terrore nel Casertano. Confiscato nel 2015, il bene è stato finalmente destinato a un uso sociale dopo un lungo iter burocratico e la risoluzione dell’occupazione abusiva che ne ritardava il recupero.
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Un impegno per la legalità e la memoria
Il sindaco di Casal di Principe, Renato Natale, ha fortemente voluto la realizzazione di questo centro, come segno tangibile dell’impegno dell’amministrazione contro la criminalità organizzata e in memoria di Domenico Noviello, esempio di coraggio e sacrificio.
“Casa Domenico Noviello” offrirà alle donne vittime di violenza un luogo sicuro e accogliente dove trovare supporto psicologico, legale e sociale. La struttura sarà dotata di spazi per l’ascolto e il counseling, di camere per l’accoglienza temporanea e di servizi di assistenza legale e orientamento al lavoro.
L’inaugurazione del centro è avvenuta alla presenza dei familiari di Domenico Noviello, che hanno espresso la loro gratitudine al sindaco Natale e l’auspicio che la memoria del padre continui a ispirare le future generazioni nella lotta contro la camorra.
Il sindaco Natale ha consegnato ai candidati sindaco per le prossime elezioni comunali un decalogo di impegni sui temi della legalità e della trasparenza, invitandoli a sottoscriverlo come segno del loro impegno nella lotta contro la criminalità organizzata.
Un passo avanti nella rinascita di Casal di Principe
“Casa Domenico Noviello” rappresenta un passo importante nella rinascita di Casal di Principe, una città che sta finalmente voltando pagina dopo il buio periodo della dominazione camorristica. Il centro è un monito per le future generazioni e un simbolo di speranza per le donne che subiscono violenza.
Articolo pubblicato il giorno 20 Maggio 2024 - 14:56