L’Osservatorio Vesuviano ha rilevato un abbassamento del suolo di circa 1 centimetro nell’area centrale dei Campi Flegrei nei giorni successivi allo sciame sismico del 20 e 21 maggio, durante il quale si è verificata la scossa di magnitudo 4.4.
Il dato è stato registrato dalle serie temporali delle soluzioni Gnss ottenute con il software scientifico Gnss Bernese, solitamente utilizzato nei bollettini settimanali e mensili. Tuttavia, le serie temporali elaborate con software e modalità di processamento dati differenti non confermano l’abbassamento.
Il segnale deformativo è poi tornato stabilmente ai valori precedenti e entrambi i software concordano sul fatto che nell’ultima settimana non vi siano state variazioni significative.
Dall’inizio del 2024, il sollevamento registrato alla stazione Gnss di Rione Terra ammonta a circa 25,5 centimetri, di cui 7,5 nei primi cinque mesi dell’anno.
Dal 20 al 26 maggio 2024, nell’area dei Campi Flegrei, sono stati localizzati 274 terremoti. Di questi, 212 si sono verificati nel corso di tre sciami sismici:
- Primo sciame: dalle 3:56 del 20 maggio, con 17 eventi sismici.
Secondo sciame: dalle 19:51 del 20 maggio, con 169 eventi sismici e la magnitudo più alta (4.4) registrata nell’area dalla crisi bradisismica degli anni ’80.
Terzo sciame: dalle 2:58 UTC del 25 maggio, con 26 eventi sismici.
Tutti e tre gli sciami sismici si sono verificati nell’area della Solfatara.
L’abbassamento del suolo e gli sciami sismici sono fenomeni tipici della crisi bradisismica in corso nei Campi Flegrei. I monitoraggi costanti dell’Osservatorio Vesuviano permettono di seguire l’evolversi della situazione e di allertare le autorità in caso di necessità.
Articolo pubblicato il giorno 29 Maggio 2024 - 10:08