Napoli. Legambiente ha lanciato un duro monito sulla situazione dei Campi Flegrei, definendo la sicurezza dei cittadini “affidata a interventi emergenziali o meglio estemporanei da predisporre e attuare nel pieno della crisi bradisismica in atto.”
L’associazione ambientalista denuncia una serie di responsabilità istituzionali: in primo luogo l’assenza di un’adeguata pianificazione urbanistica. E poi colpevoli ritardi nella redazione dei piani di evacuazione e nella realizzazione delle vie di fuga. Scontri istituzionali per lo sblocco dei Fondi di Sviluppo e Coesione (FSC) destinati alle vie di fuga.
Legambiente sottolinea che questi interventi avrebbero potuto essere realizzati nei 40 anni trascorsi dall’emergenza del 1984, ma non sono stati attuati nemmeno durante la fase di quiescenza del bradisimo.
L’associazione critica inoltre il Commissariato per il Bradisismo per aver realizzato opere che hanno indotto nuova urbanizzazione nell’area flegrea, aumentando il rischio.
Legambiente chiede un cambio di passo radicale:
- Blocco dell’edilizia abusiva e nuova pianificazione urbanistica.
Interventi a livello di prossimità, data la variegata situazione insediativa.
Maggiori informazioni e trasparenza sulla dinamica del fenomeno e sulle azioni messe o da mettere in atto.
La sicurezza dei cittadini dei Campi Flegrei non può essere messa a rischio per la mancanza di pianificazione e di interventi concreti.
È necessario agire con urgenza per evitare una tragedia.
Articolo pubblicato il giorno 22 Maggio 2024 - 18:40