Caserta – A due anni dall’avvio del piano obbligatorio di eradicazione delle malattie infettive bovine e bufaline in Campania, si registra un calo significativo della prevalenza di brucellosi nella provincia di Caserta. Nonostante la sostanziale stabilità del patrimonio bufalino, i dati mostrano una riduzione della malattia rispetto al 2021, quando superava il 21%.
Il commissario Cortellessa e il piano di eradicazione
Il commissario straordinario Luigi Cortellessa, impegnato nella lotta alla brucellosi che colpisce gli allevamenti bufalini del Casertano da anni, sottolinea l’efficacia del piano regionale. Nonostante le proteste degli allevatori, che hanno ottenuto la nomina di un commissario di Governo per affiancare la Regione, Cortellessa evidenzia i progressi compiuti.
Indennizzi, bonifiche e nuove misure
Gli indennizzi per gli abbattimenti dei capi infetti vengono erogati regolarmente, salvo cause ostative. Proseguono inoltre i lavori di manutenzione dei canali di bonifica per ridurre i rischi di tracimazione e danni alle aziende.
In arrivo una nuova campagna gratuita di prelevamento, trattamento e sanificazione del letame dagli allevamenti infetti da brucellosi e tubercolosi, grazie ai nuovi impianti di bio-digestione in fase di realizzazione.
Richieste al Ministero della Salute
Il commissario Cortellessa ha inoltrato al Ministero della Salute due richieste:
Autorizzazione alla vaccinazione delle bufale adulte. Il Ministero ha concesso l’estensione solo fino ai 12 mesi di età.
Autocontrollo con test S.A.R. La richiesta è stata bocciata dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Teramo per via delle norme nazionali vigenti. Cortellessa aveva chiesto una deroga temporanea, con procedure per ampliare le possibilità di autocontrollo e garantire le profilassi obbligatorie.
Continuano gli sforzi per l’eradicazione della brucellosi
Nonostante le difficoltà e le resistenze, il commissario Cortellessa e la Regione Campania continuano a mettere in atto misure per eradicare la brucellosi e tutelare la salute pubblica e degli animali. La collaborazione con il Ministero della Salute e l’adozione di nuove strategie sono cruciali per raggiungere questo obiettivo.
Articolo pubblicato il giorno 13 Maggio 2024 - 20:34