Un’operazione congiunta di forze dell’ordine italiane e Interpol ha portato all’arresto del presunto boss della mafia turca Boris Boyan.
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Alle 4 di questa mattina, una task force ha fatto irruzione in un appartamento a Viterbo, dove Boyan era agli arresti domiciliari da tempo. Il boss è stato poi condotto a Milano.
L’arresto è avvenuto nell’ambito di un’operazione più ampia che ha portato all’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 18 persone. I soggetti coinvolti, tutti turchi di cui alcuni residenti in Italia e altri in Svizzera, Germania e Turchia, sono accusati di associazione per delinquere aggravata, banda armata, terrorismo, detenzione e porto illegale di armi, traffico di droga, omicidio e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
L’operazione è stata condotta dalla Polizia di Stato e dalla Guardia di Finanza su delega della Procura della Repubblica di Milano. Le indagini, avviate grazie a intercettazioni telefoniche e ambientali, hanno permesso di ricostruire le attività del gruppo criminale e di individuare i suoi componenti.
L’operazione, ancora in corso, sta coinvolgendo centinaia di agenti in Italia e Svizzera. Sono impegnate la Squadra Mobile di Como, il Servizio Centrale Operativo di Roma, le Squadre Mobili di diverse città italiane, la Guardia di Finanza di Milano e Roma, unità cinofile e la Polizia Scientifica.
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