Nel suggestivo scenario delle antiche stalle del Castello di Limatola, in provincia di Benevento, apre Doremì, un ristorante fine dining che promette un’esperienza culinaria unica. Questo nuovo gioiello gastronomico, ideato come un regno di delizie, è guidato dallo chef Giacomo Ignelzi, noto per la sua abilità nel fondere tradizione e tecniche moderne.
Il percorso di Ignelzi è un viaggio tra le eccellenze culinarie italiane. Dopo aver affinato le sue competenze a Milano e Roma, lo chef ha deciso di tornare alle sue radici a Benevento. La sua carriera include oltre dieci anni accanto a Paolo Barrale nel ristorante Marennà, insignito di una stella Michelin, e cinque anni come chef executive presso “J Japanese Contemporary” a Napoli, dove ha supervisionato anche le sedi di Portici e Sorrento.
Da aprile 2024, Giacomo Ignelzi ha abbracciato il progetto della famiglia Sgueglia, con cui ha un forte legame di amicizia e rispetto. Oggi, come chef executive del Castello di Limatola, guida Doremì con passione e maestria. Il nome del ristorante è un tributo al cavallo che abitava le stalle del castello nel 1700, quando il feudo era di proprietà dei duchi Gambacorta. Nella sala del ristorante, una ciotola personale ritrovata nelle mangiatoie ricorda la presenza dell’animale, mantenendo vivo un pezzo di storia.
La cucina di Doremì celebra la tradizione campana, combinando i sapori locali con una continua ricerca gastronomica. Tra le proposte spicca la degustazione di Gin Orchestra Naturae, creato dal maestro musicale Peppe Vessicchio insieme a Tonio Sgueglia. Questo gin è un omaggio agli aromi del Cilento, infuso con carruba, ginepro rosso, limoni della costiera, mandarino acerbo, mirto e alga di finocchietto, ingredienti simbolo della dieta mediterranea.
“Ogni cosa che ci circonda, visibile o invisibile che sia, agisce ed interagisce attraverso uno specifico scambio di onde,” spiega Vessicchio. “Mi piace pensare che siamo immersi nella più grande Orchestra che esista, quella della Natura. È a questa armonia superiore che Tonio Sgueglia ed io abbiamo voluto dedicare il nostro gin, ispirandoci agli umori del Cilento, in particolare al fascino del Castello di Rocca Cilento.”
Articolo pubblicato il giorno 30 Maggio 2024 - 19:34