“Non volevo ucciderli, sono dispiaciuto per quanto avvenuto. Chiedo perdono a loro e alle loro famiglie, mi auguro che escano al più presto dall’ospedale, spero prima o poi di abbracciarli, chiedendo loro perdono”.
Sono le parole del 17enne figlio di un personaggio di spicco del clan della Vanella Grassi del rione Berlingieri e attualmente in carcere, che è in stato di fermo quale presunto autore del duplice tentato omicidio nella discoteca di Bagnoli due notti fa durante la festa degli studenti.
Pure lui va a scuola, eppure, nonostante una mamma premurosa, è uscito di casa armato con un coltello. E poi si è reso protagonista di un film già visto. Si proprio così lo stesso film che poco meno di un anno fa agli chalet di Mergellina portò alla morte il giovane innocente Francesco Pio Maimone.
Un copione già scritto. La scarpa griffata sporcata durante i balli in pista e allora via con il coltello e i fendenti. E ora ha affidato ai suoi avvocati Antonella Senatore e Salvatore D’Antonio le parole – riportate da Il Mattino – che potrebbero servire in fase processuale ad attenuare le sue responsabilità.
Ieri intanto l’udienza di convalida si è conclusa con la convalida della misura precautelare e la custodia in carcere del giovanissimo indagato.
Le due vittime, un 14enne e un 15enne trafitte all’addome, restano intanto ancora ricoverate in gravi condizioni, ma per fortuna non più in pericolo di vita.
Umberto Frenna, titolare dell’Arenile, ieri ha intanto dichiarato: “Non so se organizzeremo ancora queste feste per liceali. Sono sconvolto dalla scarsa considerazione per la vita altrui di questi ragazzi”.
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