Arrestato Marco Di Nunzio: l’imprenditore torinese al centro della vicenda del “falso testamento colombiano” di Silvio Berlusconi, è stato arrestato in Colombia. Lo rende noto la Procura di Milano, che ha concluso le indagini preliminari a suo carico.
Di Nunzio, 56 anni, è accusato di aver redatto “tre diversi falsi testamenti olografi” attribuiti a Silvio Berlusconi. I testamenti, firmati il 21 settembre 2021 presso la “Notaria Primera di Cartagena – Bolivar”, avrebbero disposto la cessione a Di Nunzio di beni del Cavaliere per un valore complessivo di 26 milioni di euro, tra cui il 2% delle azioni Fininvest, la barca “Principessa VaiVia” e il 100% delle quote della società proprietaria della villa di Antigua dell’ex presidente del Consiglio, scomparso il 12 giugno 2023.
Oltre ai reati commessi in Colombia, Di Nunzio è indagato a Milano anche per tentata estorsione. Avrebbe infatti minacciato gli eredi legittimi di Berlusconi (Marina Elvira, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi) di intentare causa per ottenere le somme previste dai falsi testamenti.
Le indagini, coordinate dal Procuratore di Milano Marcello Viola e dalla sostituta Roberta Amadeo, sono partite da una segnalazione dell’ex ambasciatore italiano a Bogotà, Gherardo Amaduzzi, e da una querela presentata dagli eredi Berlusconi, assistiti dall’avvocato Roberto Perroni.
La Procura di Milano ha ora chiuso le indagini e si appresta a chiedere il rinvio a giudizio di Di Nunzio.
La Procura di Milano si appresta a chiedere il rinvio a giudizio
Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, Di Nunzio avrebbe agito nel tentativo di approfittarsi della scomparsa di Berlusconi per ottenere un ingente patrimonio. Avrebbe quindi redatto i falsi testamenti e minacciato gli eredi di renderli pubblici se non avessero accettato le sue richieste.
L’inchiesta ha accertato che Berlusconi non si trovava in Colombia il 21 settembre 2021, data in cui sarebbero stati firmati i testamenti. Inoltre, le firme apposte sui documenti risultano essere false.
L’arresto di Di Nunzio rappresenta un importante passo avanti nella vicenda del “falso testamento colombiano” e apre la strada al processo per accertare le sue responsabilità.
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Articolo pubblicato il giorno 23 Maggio 2024 - 11:16