La Guardia di Finanza di Genova ha eseguito questa mattina un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di diverse figure di spicco della politica e dell’imprenditoria ligure, tra cui il presidente della Regione Giovanni Toti.
L’accusa è di corruzione, associazione per delinquere e finanziamento illecito ai partiti.
Tra gli altri indagati figurano l’ex presidente del porto di Genova Paolo Emilio Signorini, l’imprenditore Aldo Spinelli, il capo di gabinetto di Toti, Matteo Cozzani e alcuni esponenti della ‘ndrangheta.
Le indagini, condotte dalla Procura della Repubblica di Genova, hanno portato alla luce un sistema di tangenti e favori reciproci che coinvolgeva politici, imprenditori e esponenti della mafia.
Secondo gli inquirenti, Toti avrebbe ricevuto da Spinelli e altri imprenditori finanziamenti illeciti per la sua campagna elettorale in cambio di favori, tra cui l’assegnazione di appalti pubblici e la concessione di autorizzazioni.
Signorini, invece, avrebbe ricevuto da Spinelli denaro e altri benefici in cambio di favori legati alla sua carica di presidente del porto di Genova.
Cozzani, infine, è accusato di aver agito come intermediario tra Toti e gli imprenditori coinvolti nella vicenda.
Le misure cautelari disposte dal Gip nei confronti degli indagati sono diverse: Toti si trova agli arresti domiciliari, Signorini in carcere, Spinelli agli arresti domiciliari, Cozzani agli arresti domiciliari e gli altri indagati liberi con obbligo di dimora o di presentazione alla polizia giudiziaria.
Articolo pubblicato il giorno 7 Maggio 2024 - 09:48