Napoli. “Dobbiamo seguire l’evolversi della crisi e non posso fare previsioni precise, ma è ragionevole aspettarsi altre scosse di terremoto simili a quelle avvenute nelle ultime ore”. Così Mauro Di Vito, direttore dell’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv, intervenendo in videocollegamento durante un’edizione speciale del telegiornale di Canale 21.
“Siamo di fronte a uno sciame sismico – spiega Di Vito – che ha già raggiunto il picco con l’evento di magnitudo 4.4 di ieri sera, il più forte degli ultimi 40 anni. Abbiamo fatto il punto della situazione con i colleghi che monitorano altri parametri come la deformazione del suolo e l’emissione di gas.
La deformazione del suolo procede al ritmo di 2 cm al mese, il dato più alto dall’anno scorso, e la sismicità potrebbe intensificarsi. Ci aspettiamo altre scosse, come quella di magnitudo 3.6 avvenuta poco fa, e la situazione potrebbe protrarsi per un po’ di tempo”.
Attivata l’Unità di crisi della Protezione Civile
Il Dipartimento della Protezione Civile ha immediatamente attivato l’Unità di crisi, in coordinamento con i comuni di Napoli, Pozzuoli e Bacoli, la Prefettura di Napoli, la Regione Campania, il Centro operativo nazionale e il Comando regionale dei Vigili del Fuoco.
Al momento non si registrano vittime o feriti, ma sono state segnalate alcune lesioni agli edifici e la caduta di calcinaccio.
Misure per l’assistenza alla popolazione
Per garantire l’assistenza alla popolazione, sono in corso diverse azioni:
- Allestimento di aree di accoglienza
Attivazione del volontariato di protezione civile
Rafforzamento dei controlli sulla viabilità
Verifica delle reti dei sottoservizi
Attivazione di centri di coordinamento
Il Dipartimento della Protezione Civile continuerà a monitorare l’evolversi della situazione in stretto contatto con le autorità locali e fornirà aggiornamenti tempestivi.
Articolo pubblicato il giorno 21 Maggio 2024 - 13:56