Napoli. Lo scontro tra le nuove leve della camorra dei Quartieri spagnoli e delle Case Nuove dietro il ferimento a colpi di pistola del 20enne A.M. avvenuto il 30 gennaio del 2023.
Il giovane aveva dichiarato di essere stato ferito da sconosciuti perché aveva reagito a un tentativo di rapina mentre transitava in via Giovan Battista Manso nel quartiere Mercato.
Ma a 14 mesi di distanza le indagini della squadra mobile di Napoli hanno accertato che si trattava di bene altro e hanno fatto scattare le manette ai polsi dei due presunti autori.
In carcere è finito M.S.J., di anni 20, gravemente indiziato dei reati di lesioni personali, porto e detenzione di arma da fuoco aggravati dalle modalità mafiose e quella degli arresti domiciliari
per A. M., di anni 22, gravemente indiziato di detenzione e porto di arma comune da sparo.Le indagini della polizia hanno accertato che ci fu una lite scaturita da futili motivi in zona Case Nuove e poco dopo M.S.J in sella a uno scooter condotto da altro soggetto, aveva esploso diversi colpi d’arma da fuoco all’indirizzo della vittima provocandole una “frattura completa del piatto laterale della tibia e una frattura del versante anteriore della testa del perone”.
Dietro gli spari e la lite ci sono i dissidi tra le due giovani bande di baby camorristi: chi ha fatto fuoco è legato ai clan delle Case Nuove, quartiere Mercato, mentre il ferito a quelli dei Quartieri Spagnoli.
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