Il Ministro dello Sport, Andrea Abodi, durante un’intervista a ‘Radio Anch’io sport’, ha risposto alle critiche sulla presunta minaccia all’autonomia dello sport derivante dalle nuove norme di controllo finanziario. Abodi ha espresso sorpresa per l’agitazione suscitata dalla recente bozza di regolamento, che secondo lui è stata diffusa prematuramente e in maniera inappropriata.
Il ministro ha colto l’occasione per evidenziare una discrepanza nell’attenzione mediatica e pubblica, citando come esempio lo stralcio di debiti fiscali di oltre 100 milioni di euro, accumulati negli ultimi due anni da club di calcio delle serie A, B e C, che non ha suscitato lo stesso livello di interesse.
Abodi ha sottolineato che il testo della bozza è ancora aperto a contributi e non è definitivo. “A volte basta solo buon senso,” ha commentato, aggiungendo che i controlli finanziari proposti sono intesi per essere effettuati in modo indipendente e imparziale, senza intaccare le prerogative del consiglio federale nella definizione dei criteri o nell’attribuzione delle licenze per la partecipazione ai campionati.
Inoltre, il ministro ha parlato della Covisoc, l’organo preposto ai controlli, evidenziando la necessità di riformarlo per garantire una maggiore terzietà e indipendenza. “Le istituzioni si sono poste il problema di un organo terzo, indipendente e autorevole,” ha dichiarato Abodi, sottolineando l’importanza di un controllo finanziario che non sia influenzato da interessi interni al perimetro federale.
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