Vincenzo Di Lauro è stato assolto dalla prima sezione penale del tribunale di Napoli dalle accuse di associazione a delinquere aggravata e riciclaggio.
Le accuse erano state mosse dalla Procura di Napoli che lo riteneva a capo di un’organizzazione criminale composta da un gruppo napoletano e uno milanese che avrebbe messo a segno una truffa milionaria ai danni di diverse compagnie telefoniche.
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Secondo gli inquirenti, l’organizzazione criminale di cui Di Lauro era a capo era riuscita ad acquisire traffico telefonico senza pagare un euro dalle compagnie telefoniche per poi rivenderlo ai clienti a prezzi estremamente vantaggiosi.
Per realizzare la truffa e riciclare il denaro proveniente dall’attività illecita, Di Lauro avrebbe utilizzato circa 400mila euro ritenuti provento di spaccio di sostanze stupefacenti.
Vincenzo Di Lauro si era anche intestato una costosa Lamborghini Murcielago
Oltre all’associazione a delinquere e al riciclaggio, Di Lauro era accusato anche dell’intestazione fittizia di una costosa Lamborghini Murcielago e di auto riciclaggio.
I difensori di Di Lauro, gli avvocati Antonio Liguori e Antonio Abet, hanno contestato le accuse sostenendo che il loro assistito non era a conoscenza delle attività illecite dell’organizzazione criminale e che non vi erano prove sufficienti a dimostrare la sua colpevolezza.
Il collegio giudicante ha accolto le tesi della difesa e ha assolto Di Lauro da tutte le accuse. Oltre a lui, sono stati assolti anche altri quattro imputati che erano coinvolti nel processo.
Articolo pubblicato il giorno 18 Aprile 2024 - 19:30