Eccolo il tariffario della malavita romana scoperto dagli investigatori che hanno fatto luce su una serie di omicidi eccellenti voluti nella maggior parte dei casi dal boss napoletano Michele senese detto ‘o pazzo.
Dai 40mila euro per un omicidio “Normale” ai 150mila per uccidere uno eccellente come il narcotrafficante albanese Selavdi Shehaj, detto ‘Passerotto’, ucciso sulla spiaggia di Torvaianica il 20 settembre del 2020 oppure i 100mila euro per uccidere Fabrizio “Diabolik” Piscitelli
Ogni assassino ha i suoi clienti e le sue strategie. E ancora il tariffario continua con 40mila euro per un gregario che si è messo in mostra. E poi 5.000 euro per ringraziare chi ha risparmiato la vittima, 3.000 per sequestrare un debitore, 600 euro per affittare una stanza per la tortura, una media di 500 euro per informazioni riservate sulle indagini, 1.250 euro per palo e autisti che aiutano negli omicidi e “una piotta per quattro coltellate”.
Il costo delle azioni criminali varia in base alla rilevanza dell’obiettivo. Ad esempio, l’uccisione di un boss può costare 100.000 euro, mentre per un individuo di minor calibro il prezzo scende a 40.000 euro. Esistono differenze significative anche nei costi di commissioni come sequestri, torture e raccolta di informazioni riservate. L’efficienza e la professionalità del “lavoratore” determinano in parte il prezzo finale.
Il mercato criminale a Roma è influenzato da variabili come domanda, offerta, rischio e competenza del criminale. Nonostante la componente economica dominante, la malavita romana presenta anche sfumature di etica e codici d’onore. Alcuni rifiutano di compiere determinate azioni per motivi personali o di relazioni. Tuttavia, nel mondo criminale, ogni azione ha un prezzo stabilito. Anche gesti di gentilezza o collaborazione possono essere ricompensati con denaro.
Il sottobosco criminale offre una vasta gamma di servizi illegali e le relative tariffe. Dall’affitto di una casa per torturare un individuo a 600 euro, al sequestro di una persona a 3000 euro. Le indagini rivelano i dettagli dei pagamenti per informazioni riservate e altri servizi. La vita criminale a Roma ha i suoi costi, e trasgredire le regole può essere estremamente pericoloso.
A perpetrare entrambi i delitti, secondo l’Antimafia, è stato l’argentino Raul Esteban Calderon. “Mi ha detto che aveva ricevuto 100.000 euro in contanti da Leo (Leandro Bennato, ndr) e siccome era poco, ma lui non aveva altri soldi, gli avrebbe dato 4.000 euro al mese e avrebbe continuato a lavorare con lui”, rivela l’ex compagna.
Il costo è alto, l’esecuzione perfetta: “Guarda come hanno fatto Diablo tie… Esecuzione perfetta… Mafia”, dicono i criminali al telefono. È stato più costoso l’omicidio di un boss della malavita albanese, Selavdi Shehaj. “Ho parlato con il Lungo… 150”, dice Calderon, rivelando la cifra promessa dal committente, “il Lungo”, Altin Sinonima.
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