Sorrento è tra le città turistiche italiane che perde più abitanti ogni anno. Nel 2023, il calo demografico ha raggiunto il -2.2%, un dato preoccupante che è stato posto all’attenzione del summit G20 spiagge in corso a Caorle.
Lo spopolamento di Sorrento, come di molte altre città turistiche, è dovuto principalmente alla mancanza di abitazioni a prezzi accessibili. Troppo spesso, infatti, gli immobili vengono trasformati in case vacanze, alimentando una speculazione immobiliare che esclude i residenti.
Al summit G20 spiagge, il presidente del consiglio comunale di Sorrento Luigi Di Prisco ha lanciato un appello per invertire la rotta. Di Prisco ha sottolineato l’urgenza di controlli più rigorosi per contrastare l’illegalità nel settore delle attività extra-alberghiere.
Ma soprattutto, Di Prisco ha chiesto di convocare un tavolo di concertazione con Regione e Governo per studiare una legge specifica per le città turistiche. Una legge che, pur favorendo il business turistico, tuteli anche il diritto dei residenti di vivere e lavorare nelle loro città.
Secondo Di Prisco, le amministrazioni comunali da sole non possono fare nulla per contrastare lo spopolamento. Ogni iniziativa, infatti, rischierebbe di andare in contrasto con le normative regionali e nazionali. Ecco perché è necessaria un’azione coordinata tra i diversi livelli istituzionali.
Lo spopolamento delle città turistiche è un problema complesso che richiede soluzioni strutturali a livello nazionale. Solo con un intervento coordinato tra Stato, Regioni e Comuni sarà possibile invertire la rotta e garantire un futuro sostenibile a queste città.
Articolo pubblicato il giorno 18 Aprile 2024 - 19:17