Una raccapricciante scoperta è stata fatta nella Borghesiana, una zona periferica a est di Roma. Gli agenti hanno rinvenuto un feto conservato nel freezer di un’abitazione privata. La proprietaria dell’abitazione ha rivendicato la sua decisione dicendo: “Ho avuto un aborto e volevo tenerlo vicino a me”.
La donna aveva congelato il feto del bambino che stava portando, custodendolo nel suo freezer domestico. Gli agenti della Polizia di Stato hanno fatto la scoperta in seguito a una visita nell’appartamento situato all’estrema periferia sud-est di Roma, al di là del Grande Raccordo Anulare.
La donna e il suo compagno, entrambi di origine romena, sono stati poi denunciati per occultazione di cadavere.
La polizia è intervenuta sulla base di una segnalazione fatta dai medici del Policlinico Casilino. Questi ultimi avevano assistito la donna in questione quando era arrivata al pronto soccorso ginecologico con un’emorragia intensa. Tuttavia, la paziente non era stata in grado di attribuire la perdita di sangue a un evento precisato. Preoccupati per le sue risposte evasive, i sanitari hanno avvertito le forze dell’ordine, inviando anche una copia del referto medico al commissariato competente. I medici erano consapevoli che una tale emorragia poteva essere risultata solo da un aborto o un parto prematuro.
Quando gli agenti hanno scoperto il feto conservato nel freezer, la donna ha spiegato di aver abortito spontaneamente in casa a seguito di un malore. La sua motivazione era che voleva tenere il feto ‘vicino a lei’.
Sull’episodio è stato disposto un esame autoptico e la Procura di Roma ha aperto un’indagine per chiarire l’accaduto. Fino a oggi, le prove raccolte non forniscono elementi per confutare la versione della donna, che è ancora visibilmente sconvolta dalla perdita del bambino che stava portando in grembo.
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