E’ stato scarcerato Simone Isaia, il 33enne senza fissa dimora, è stato trasferito in una casa di accoglienza per detenuti ai domiciliari a Napoli, gestita da don Franco Esposito.
La Corte di Appello l’altra settimana ha ridotto la sua pena da 4 anni a due anni e mezzo di reclusione per il rogo dell’opera “Venere degli Stracci” di Michelangelo Pistoletto.
Isaia è stato accolto dal presule, direttore dell’ufficio diocesano di Pastorale Carceraria, dopo che i giudici della quinta sezione penale hanno accettato l’istanza del suo legale, l’avvocato Giovanni Belcastro.
L’opera di Michelangelo Pistoletto andò distrutta all’alba del 12 luglio 2023 in piazza Municipio a Napoli. Le indagini della Squadra Mobile, coordinate dai magistrati del gruppo beni culturali della Procura partenopea, hanno portato all’incriminazione di Simone Isaia.
Durante le festività pasquali, monsignor Mimmo Battaglia, arcivescovo di Napoli, ha scritto una lettera che ha posto l’accento sulle condizioni di fragilità e di marginalità sociale in cui vive Isaia.
Articolo pubblicato il giorno 9 Aprile 2024 - 20:31