Dei 44 feriti trasportati in ospedale venerdì a seguito dell’impatto della nave Caremar contro la banchina del Molo Beverello, solo due rimangono ancora ricoverati in osservazione negli ospedali di Napoli. Ieri mattina ne sono stati dimessi altri sette.
L’unità investigativa della Guardia Costiera sta conducendo le indagini sull’incidente, che si è verificato intorno alle 10:14 di giovedì durante la fase di attracco. A bordo della nave Isola di Procida, partita da Capri alle 9:05, si trovavano 163 passeggeri, tra cui turisti e stranieri che avevano partecipato al G7 sull’isola.
Gli inquirenti stanno vagliando due ipotesi principali: una folata di vento improvvisa o un guasto tecnico durante l’attracco. In questi giorni visioneranno il contenuto della scatola nera per determinare con esattezza la causa dell’incidente.
Al momento dell’impatto, le condizioni meteo a Napoli erano pessime, con mare alto, onde fino a due metri, vento forte e cielo coperto. La compagnia Caremar ipotizza un guasto tecnico come causa dell’incidente, ma assicura la massima collaborazione alle autorità marittime per accertare le dinamiche.
L’obiettivo principale delle indagini è determinare le cause precise dell’incidente, stabilendo se sia stato causato da un’avaria meccanica, un errore umano o da un’improvvisa variazione delle condizioni meteo. I risultati delle indagini saranno presentati al dipartimento per la sicurezza della navigazione e alla Procura di Napoli.
La compagnia Caremar collabora con le autorità.
Caremar ha espresso la sua collaborazione con le autorità marittime per fare luce sull’incidente e prevenire il ripetersi di simili eventi in futuro.
Articolo pubblicato il giorno 21 Aprile 2024 - 07:13