Oltre un sedicesimo (16,4%) dei giovani campani tra i 18 e i 24 anni non ha conseguito il diploma, un dato preoccupante che supera la media nazionale attestata intorno all’11%. A lanciare l’allarme è Ettore Acerra, Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale, durante il convegno “Napoli risponde al disagio sociale con la cultura, la formazione e la legalità”.
Oltre alla bassa percentuale di diplomati, causa di una carenza di competenze, emerge un quadro ancora più allarmante: quasi un giovane su cinque (20%) non acquisisce competenze adeguate al termine degli studi.
Seppur negli ultimi due anni i numeri “negativi” in Campania abbiano mostrato un leggero calo, Acerra sottolinea che la dispersione scolastica resta il principale fattore di rischio per la devianza giovanile. Per questo motivo, è in atto un monitoraggio costante del fenomeno, anche in collaborazione con le Procure dei Minorenni.
Tra le cause principali del fenomeno, il Direttore evidenzia la carenza di strutture scolastiche adeguate, che ostacola l’adozione del tempo pieno e la mancanza di mense scolastiche sul territorio.
Tuttavia, non mancano segnali di speranza. Importanti finanziamenti hanno già portato a un miglioramento dell’offerta formativa e ulteriori investimenti sono previsti dal PNRR per l’edilizia scolastica, l’innovazione didattica e l’acquisizione di competenze multilinguistiche.
Un esempio positivo è rappresentato dalle “tre reti di scuole”, come quella in via di realizzazione a Caivano, considerate da Acerra come “best practice” per il sostegno ai giovani.
Articolo pubblicato il giorno 26 Aprile 2024 - 20:48